STORIE

Il terremoto di Sergio, che chiede vicinanza emotiva

scritto da Smallfamilies

Abbiamo ricevuto questa lettera che pubblichiamo volentieri oggi a distanza di quasi un mese dal terremoto nel reatino (avvenuto il 24 agosto scorso). E invitiamo tutte e tutti a trovare un modo per dare una mano, non più solo economica, ma di pensiero e confronto emotivo come chiede Sergio che firma la lettera e ci prega di renderla pubblica.

Buon giorno,
mi chiamo Sergio Firmi, vivo a Rieti e sono un papà separato con due bambini piccoli di 7 e 9 anni.
Fin dai primi momenti della mia separazione ho apprezzato molto il vostro impegno e il vostro lavoro, e, anche se a distanza, mi siete stati utili con indicazioni sia pratiche che, come dire, di carattere più “personale-psicologico-gestione dei bambini”.
La città in cui vivo e anche quella in cui lavoro – Cittareale – sono state duramente colpite dall’ultimo terremoto, che io ho vissuto con ancor più apprensione non avendo i bambini vicino: loro infatti erano dalla madre. C’è da dire che io e lei andiamo perfettamente d’accordo riguardo la gestione dei figli, però non averli accanto mi ha segnato più di quanto non potessi immaginare, in aggiunta a tutto il resto che, vi assicuro, è una vera tragedia.
Vorrei allora dare il mio piccolo contributo da genitore separato a chi si trova a vivere questa situazione.
Magari magari ci sarà qualche coppia di separati, o divorziati, o qualche bambino rimasto senza mamma o papà, a cui prestare aiuto secondo le vostre esperienze e competenze.
Naturalmente non sono io a suggerirvi quello che occorre fare, ma, essendo io sul luogo, magari, appunto, nel mio piccolo, come “braccio”, sarò felice di dare una mano. Pensavo di creare un piccolo laboratorio di idee con gli altri utenti della vostra associazione. Poi, tra uno o due mesi, scegliere le migliori e vedere come metterle in pratica, coinvolgendo gli iscritti di queste zone. È solo un’ipotesi, vorrei potermi confrontare con le altre persone che frequentano il vostro sito i vostri social e anche direttamente. Apprezzerei molto e mi sarebbe molto utile se magari i lettori del sito lasciassero commenti/proposte su questo post. E ringrazio tutti in anticipo.

Sono anche in attesa che il Comune di Cittareale, uno dei tanti colpiti dal sisma e di cui l’istituto nel quale lavoro cura la tesoreria, apra un conto corrente dedicato a questo scopo. È però soprattutto di partecipazione emotiva che c’è bisogno e tra i genitori separati o quelli che lo sono diventati a causa del terremoto, e i figli di quelle stesse coppie, vi assicuro che c’è tanto bisogno di questo. Grazie.

autore

Smallfamilies

"La redazione" del gruppo Smallfamilies aps

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