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Interventi per famiglie monogenitoriali. Uno sguardo al panorama italiano

scritto da Gisella Bassanini

In Italia non sono molte le iniziative promosse dalle amministrazioni locali e regionali a sostegno delle famiglie monoparentali, ma quando ci sono ciò che colpisce è come ogni realtà interpreti a modo proprio la questione: dalla definizione stessa di “monogenitore” (chi sono dunque i beneficiari dell’intervento e i requisiti che questi devono avere), al tipo di sostegno individuato, fino all’entità delle risorse messe a disposizione e le modalità di erogazione.

Differenze tutt’altro che marginali che consentono di aiutare concretamente alcune famiglie (e non possiamo che esserne felici) e che ne discriminano altre (come ci confermano le numerose e-mail di indignazione che riceviamo, e ce ne dispiacciamo) anche se tutti questi nuclei familiari appartengono a pieno diritto alle cosiddette “famiglie monogenitoriali” e tutti vivono le stesse condizioni di disagio e le stesse difficoltà. Perché dunque beneficiarne alcuni ed escluderne altri? Ecco degli esempi.

Regione Lombardia, “Fondo Sostegno: 2 milioni di euro per i genitori separati”

La Regione Lombardia già nell’anno 2013 aveva stanziato complessivamente due milioni di euro per genitori separati e in grave difficoltà (ne abbiamo dato notizia nella sezione “Notizie brevi” del nostro sito il 19 luglio e il 16 settembre 2013). Il 13 marzo 2014, con la delibera n. 1501, la Giunta regionale ha stanziato altri 2 milioni € per il Fondo Sostengo 2014.

Qui si seguito estratti del bando:

“In uno scenario sociale nel quale le separazioni e i divorzi sono in continuo aumento, determinando nel 46 per cento dei casi un sostanziale peggioramento delle condizioni economiche dei soggetti coinvolti, la Regione Lombardia potenzia gli interventi di tutela, anche economici, di sostegno ai genitori separati legalmente o in fase di separazione e con figli minori, al fine di tutelare il diritto del minore ad una crescita armonica e serena, di accompagnare i genitori nella ridefinizione del loro ruolo genitoriale nella fase di separazione”.
Destinatari
Possono accedere al Fondo Sostengo i genitori che possiedono i seguenti requisiti:
• separazione legale o anche genitori ancora privi di una sentenza di separazione definitiva che sono destinatari di provvedimenti ex art. 708 c.p.c da non più di tre anni
• presenza di figli minori
• residenza in Regione Lombardia da almeno cinque anni continuativi dalla data di presentazione della richiesta di accesso al contributo
• ISEE uguale od inferiore ad euro 12.000 anno
Il sostegno economico massimo ammonta a 2.400 euro per persona. Tale importo verrà erogato attraverso un contributo mensile di 400 euro per una durata massima di 6 mesi. Il contributo mensile sarà accreditato su carta di debito prepagata.

La domanda di accesso al contributo deve essere presentata alla Asl di residenza, presso il Consultorio, pubblico oprivato, accreditato e a contratto che ha manifestato presso la Asl competente l’adesione all’iniziativa.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai consultori aderenti all’iniziativa.

Regione Veneto, “Fondo per i prestiti a genitori single in difficoltà”

Questo Fondo è stato istituito dalla Regione Veneto in attuazione della legge regionale n. 29 del 10 agosto 2012: “Norme per il sostegno delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà”. Consente al genitore solo che chi convive con uno o più figli minori di avere accesso a prestiti a tasso zero per spese sanitarie o per il pagamento del canone d’affitto.

La Legge regionale nella parte relativa alle finalità e ai destinatari così riporta:

1. La Regione del Veneto, a garanzia dei diritti sociali riconosciuti ai singoli ed alle famiglie di diritto e di fatto dagli articoli 2, 29 e 30 della Costituzione, interviene a sostegno sia delle famiglie composte da un solo genitore, dette monoparentali, sia dei coniugi in caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, in situazione di difficoltà economica e con figli minori.

2. Gli interventi di cui alla presente legge sono finalizzati a garantire le condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, la prosecuzione di un’esistenza dignitosa, il recupero dell’autonomia abitativa.

I nuclei monogenitori in Veneto costituiscono, secondo gli ultimi dati disponibili, l’11 per cento dei nuclei familiari e sono composti in prevalenza da madri sole con figli minori (87,6 per cento). Per la maggior parte sono vedove (52,8 per cento), separate o divorziate per il 39,5 per cento e in quota minore madri sole nubili (7,7 per cento). I dati, inoltre, dimostrano come i nuclei monogenitoriali con una donna capofamiglia siano anche in questa regione tra i soggetti maggiormente a rischio povertà.

Provincia di Benevento, “Contributi per famiglie monogenitoriali”

Si tratta di un avviso pubblicato in internet dalla Provincia di Benevento, Settore Politiche Sociali, che così riporta:

“Sono in pagamento, presso la Tesoreria della Provincia di Benevento, i contributi una tantum, secondo la graduatoria dei beneficiari del sussidio relativo all’anno 2013, pubblicata all’Albo Pretorio dell’Ente.
Il sussidio è rivolto ai minori di 15 anni riconosciuti da entrambi i genitori che vivono in famiglie monogenitoriali (divorziate, separate, vedove, nubili e ragazzi padri) con un reddito ISE inferiore ad euro 9.296,22.
Alla Provincia di Benevento sono pervenute complessivamente 335 istanze di cui 225 in possesso dei requisiti e 110 escluse per carenza di requisiti previsti.
Visto l’aggravarsi della crisi economica e sociale, le risorse stanziate dalla Provincia per il sussidio 2013 sono state incrementate; pertanto, le istanze accolte e finanziate sono 171 (71 residenti in Benevento e 100 residenti nei comuni sanniti) rispetto alle 128 istanze finanziate per l’anno 2012”.

Comune di Parma, “Family Card e contributi a famiglie numerose e monogenitoriali”

Ferrara Family Card è una tessera in formato elettronico con validità triennale, che consente alle famiglie di accedere ad agevolazioni e sconti da parte sia di enti pubblici che di esercizi privati di tipo commerciale appartenenti alla grande e piccola distribuzione, nonché professionale. È riservata alle famiglie numerose con 3 o più figli minori, ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori (oltre che alle famiglie con 4 o più figli di età inferiore ai 26 anni e fiscalmente a carico) con un valore Isee inferiore a 20 mila euro e residenti nei Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera.

Per avere ulteriori notizie sulle modalità di richiesta, sui vantaggi e le agevolazioni a cui hanno diritto i possessori della Family Card: Ufficio Politiche Familiari e Genitorialità: Ferrara Family Card

Comune di Latina, “Assegno da 1800 euro per le madri sole”

L’erogazione del contributo si inserisce in un percorso guidato e finalizzato all’aiuto concreto nei casi dove madri sole non riescono a pagare i servizi essenziali per mantenere i propri figli

“Secondo l’Istat una famiglia su tre è composta da un single a causa dell’alto numero di separazioni e divorzi, che rende i rapporti familiari più intricati e complessi. E la percentuale più alta di famiglie monogenitoriali è composta da donne sole con un figlio minore ed in condizioni di grave disagio economico. È a queste donne che si rivolge il progetto individualizzato degli Assegni Civici dell’assessorato alle politiche sociali con delega ai minori e alla genitorialità guidato da Patrizia Fanti che tramite un lavoro di equipe del suo ufficio ha intercettato questo disagio sociale presentando un progetto in Regione, finanziato con fondi per 100mila euro… ‘Sulla scorta dei casi assistiti dal servizio famiglia e delle segnalazioni del tribunale abbiamo individuando le donne a cui destinare gli aiuti e chiesto alla Regione il contributo economico per aiutare la monogenitorialità che nella nostra provincia rappresenta una realtà importante e diffusa … Un contributo a nostro parere importante – afferma l’assessora Fanti – per la costruzione di un presente ed un futuro migliore per le famiglie monogenitoriali, che al di là dei casi più drammatici, chiedono nuovi spazi, in termini di legge e di aiuti, nella società attuale”.

Gli Assegni Civici consistono nella erogazione di un contributo massimo di 1800 euro, per donne con un ISEE di valore inferiore o uguale a undicimila euro, che può essere erogato sia ratealmente che in un’unica soluzione, secondo quanto definito dal Servizio Minori nel progetto individualizzato del beneficiario. Usufruiranno dell’assegno civico le donne sole con almeno un figlio minore residenti nel territorio dei comuni del distretto sociosanitario di Latina, Sermoneta, Norma, Pontinia e Sabaudia, in carico al Servizio minori del Comune a seguito del provvedimento dell’autorità Giudiziaria per problematiche connesse all’esercizio della genitorialità.

Milano/Housing Sociale di via Padova 36: “Avviso pubblico per la raccolta di candidature per alloggi in locazione”

ViaPadova36 è un progetto di housing sociale realizzato da Abitare Sociale Metropolitano impresa sociale srl e dal Fondo Immobiliare di Lombardia – Comparto Uno, gestito da Polaris Real Estate Sgr Spa con la collaborazione di Fondazione Housing Sociale. Il progetto ViaPadova36 è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia

Al fine di assicurare un mix sociale che risponda alle finalità di ViaPadova36, Abitare Sociale Metropolitano ha destinato almeno il 20 per cento degli alloggi a famiglie monogentoriali considerate “categorie preferenziali”. Per poter partecipare al bando al fine di ottenere un appartamento in locazione a costi calmierati è necessario presentare una domanda e essere “nuclei familiari costituiti da una persona sola di età non superiore a 50 anni alla data della domanda, con uno o più figli a carico”.

autore

Gisella Bassanini

Docente e ricercatrice, ho una figlia, Matilde Sofia. Coordino le attività di  Smallfamilies aps di cui sono fondatrice e presidente.  Seguo in particolare  l’area  welfare e policy, le questioni legate all’abitare e per il nostro Osservatorio mi occupo dello sviluppo  di  progetti di ricerca sulle famiglie monogenitoriali e più in generale sulle “famiglie a geometria variabile”.

Abito a Milano (città che amo) e, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano,  ho trascorso molti anni  impegnata  in università (dottorato di ricerca, docenza, scrittura di libri) e nella libera professione (sviluppo di processi partecipativi,  piani dei tempi e degli orari della città, approccio di genere nella progettazione architettonica e nella pianificazione urbana). Ora insegno materie artistiche nella scuola pubblica e continuo nella mia attività di studio e ricerca in modo indipendente. La nascita di mia figlia nel 2001 ha trasformato profondamente (e in meglio) la mia vita, nonostante la fatica di crescerla da sola. Da allora, il desiderio di fare qualcosa per-e-con chi si trova a vivere una condizione analoga è diventato ogni giorno più forte. Da questa voglia di fare e di condividere, e dall’incontro con Michele Giulini ed Erika Freschi, è nata Smallfamilies aps, sintesi ideale della mia storia personale e del mio percorso professionale.

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