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Le vacanze dei genitori single in Francia secondo un sondaggio

scritto da Gisella Bassanini

Come sono le vacanze dei genitori single in Francia ce lo dice un sondaggio pubblicato da Parent Solo, sito francese d’informazione e servizi per le famiglie monoparentali e ricostituite. Nel breve sondaggio sulle vacanze delle famiglie monogenitoriali si chiede in particolare quale tipo di vacanze questa tipologia famigliare preferisce scegliere, per sé e per i propri figli, per l’estate 2015. È indubbiamente meno articolato del nostro questionario/sondaggio (che è ancora possibile compilare fino a settembre), ma vi sono alcuni spunti di riflessione a partire dai risultati che stanno raccogliendo, non dissimili dai nostri (vedi elaborazione dei primi 200 questionari). Ecco qui di seguito e in sintesi i primi risultati dell’indagine francese, in continuo aggiornamento.

Le famiglie monoparentali francesi partono per le vacanze tra luglio e agosto come il 46% dei loro connazionali. Quasi la metà delle persone che hanno ad oggi risposto dichiarano però di non andare in vacanza. Chi ci andrà, preferisce la formula meno costosa ossia trascorrere le vacanze a casa di amici e di parenti. Tra le opzioni scelte da chi dispone di un budget contenuto c’è la formula camping con tenda o affitto di case mobili. La casa in affitto è scelta invece da una piccola minoranza mentre nessuno ad oggi dichiara che andrà in albergo o in villaggi vacanze.

Interessante sono anche i commenti che si trovano a conclusione del sondaggio che testimoniano una situazione, anche in questo caso, simile a quella che vivono le smallfamilies italiane. Anche se va ricordato, le offerte di cui dispongono le smallfamilies d’oltralpe nulla hanno a che vedere con l’esiguità e limitatezza delle offerte che possiamo trovare nel nostro belpaese. Cathi, una mamma che cresce sola il figlio Loris di sette anni, si chiede per esempio quando sarà possibile disporre anche in Francia di club dedicati ai genitori single e prole, lei che in vacanza non ci va perché non trova un luogo in cui “sentirsi a casa”, spesso circondata da famiglie molto diverse per composizione e numero dalla sua. Le risponde Nath, che porta la propria esperienza di vacanze in club esclusivamente riservati alle famiglie monoparentali e afferma di trovarle “molto stigmatizzanti”, cosa – aggiunge- che i genitori single giustamente rifiutano. Ciò che ricercano i genitori single –continua Nath nel suo commento – sono sconti e servizi dedicati e ricorda che, come nella via di tutti i giorni, il posto delle famiglie monoparentali è tra le altre famiglie. Due posizioni diverse quelle qui riportate, interessanti per le questioni che sollevano.

In Francia, come in altri paesi europei a differenza del nostro, comunque la pensiate (club vacanze riservati o no) l’offerta di vacanze per smallfamilies è articolata e ricca. Si veda a riguardo:

Family trip, che offre più di 400 destinazioni in Francia a prezzi ridotti (dal 15-al 25%) per un adulto pagante e bambini/ragazzi al seguito in club vacanze, case in affitto, villaggi vacanze, hotel, per un solo week-end o per periodi più lunghi.

Zèbres et Vacances che organizza vacanze a misura di small family, mettendo in relazione gratuitamente altri genitori single. Basta inserire nel sito la propria proposta (destianazione, struttura, etc.) e invitare altre famiglie ad aggregarsi. Una sorta di social che loro chiamano di co-vacances.

 

 

Foto di Andreas Breitling da Pixabay

autore

Gisella Bassanini

Docente e ricercatrice, ho una figlia, Matilde Sofia. Coordino le attività di  Smallfamilies aps di cui sono fondatrice e presidente.  Seguo in particolare  l’area  welfare e policy, le questioni legate all’abitare e per il nostro Osservatorio mi occupo dello sviluppo  di  progetti di ricerca sulle famiglie monogenitoriali e più in generale sulle “famiglie a geometria variabile”.

Abito a Milano (città che amo) e, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano,  ho trascorso molti anni  impegnata  in università (dottorato di ricerca, docenza, scrittura di libri) e nella libera professione (sviluppo di processi partecipativi,  piani dei tempi e degli orari della città, approccio di genere nella progettazione architettonica e nella pianificazione urbana). Ora insegno materie artistiche nella scuola pubblica e continuo nella mia attività di studio e ricerca in modo indipendente. La nascita di mia figlia nel 2001 ha trasformato profondamente (e in meglio) la mia vita, nonostante la fatica di crescerla da sola. Da allora, il desiderio di fare qualcosa per-e-con chi si trova a vivere una condizione analoga è diventato ogni giorno più forte. Da questa voglia di fare e di condividere, e dall’incontro con Michele Giulini ed Erika Freschi, è nata Smallfamilies aps, sintesi ideale della mia storia personale e del mio percorso professionale.

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