Padri e figli è una mostra che ci riguarda da vicino. Si tiene a Illegio, un piccolo borgo nel cuore della Carnia, Friuli, un posto “lontano” per definizione. Periferico. Ciononostante, a partire dal 2004 il Comitato di San Floriano, l’associazione del paese, grazie al coinvolgimento di circa quaranta volontari, ha trasformato la vecchia abitazione del sacerdote in una attrezzatissima ed elegante Casa delle Esposizioni, ha dato vita a un Teatrotenda, ha dato lavoro a una trentina di giovani, ha stretto collaborazioni con studiosi, professionisti locali, nazionali e stranieri grazie a un progetto molto ambizioso, tenacemente perseguito: proporre ogni anno in paese una mostra internazionale d’arte cristiana e una corposa rassegna di eventi collaterali.
Padri e figli è appunto il tema della quindicesima mostra: resterà aperta fino al 7 ottobre e si potranno ammirare ben sessanta opere dall’antichità a oggi, provenienti dall’Italia e dall’estero (Belgio, Croazia, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Regno Unito), da importanti musei pubblici e da collezioni private, attraverso un percorso suggestivo e raffinato per la rarità di alcune iconografie e per l’attualità dei temi. Sarà possibile vedere, in particolare, ventuno opere estere mai esposte prima in Italia e quattro opere del tutto inedite al panorama degli studiosi d’arte (due di collezione privata londinese, una da collezione privata di Bruxelles e una di collezione privata milanese).
«Concentrando l’attenzione sulle figure della paternità nei testi della poesia classica e della mitologia greca, nei testi della Sacra Scrittura e in alcune pagine della poesia e della letteratura medioevale e moderna – ha dichiarato il curatore scientifico, don Alessio Geretti – la parallela ricerca iconografica rende testimonianza della presenza del tema della paternità e dei suoi simboli, che attraversa la storia dell’arte occidentale».
In mostra c’è anche il capolavoro drammatico, noto al mondo intero attraverso la sua magistrale replica voluta dai Musei Vaticani e oggi conservata a Bilbao in Spagna: il Laocoonte. Frutto di tre maestri provenienti da Rodi, ammirata a Roma nel palazzo dell’imperatore Tito, ritrovata nel 1506 e divenuta il punto di partenza dei Musei Vaticani.
È stato scritto che la mostra «Padri e figli» è un interessante risveglio di coscienza sulle domande di padri che cercano figli, e di figli che cercano padri, e di uomini che cercano d’imparare a vivere per qualcuno, per vederlo crescere e per gioire d’aver saputo amare la grandezza d’un altro.
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