Fondazione Openpolis nel suo report di fine luglio ci ricorda come l’arrivo delle vacanze sia per molte -troppe- famiglie un sogno irrealizzabile.
Non si parla di fare lunghi periodi di vacanza o di raggiungere mete esotiche ma di poter trascorrere anche solo pochi giorni con i propri figli e figlie lontano da casa, e ciò a causa soprattutto della mancanza di disponibilità economica.
Ci sono sempre più bambini e ragazzi che vivono una condizione di povertà educativa a cui viene negato il diritto ad avere occasioni di svago e di crescita importanti.
“Momenti di gioco all’aperto, gite culturali o semplici attività che stimolano la creatività e il legame familiare. Questo svantaggio è tanto più rilevante se si considera che la crescita dei bambini non passa solo attraverso la scuola, ma anche attraverso esperienze di vita quotidiana che non sono sempre garantite in situazioni familiari meno favorevoli”.
I dati elaborati da Openpolis nell’approfondire questo tipo di disuguaglianza, attestano come il 28% delle famiglie con un figlio non può permettersi una vacanza.
La povertà educativa è la condizione in cui un bambino o un adolescente è privato del diritto all’apprendimento in senso lato, dalle opportunità culturali e educative al diritto al gioco. Povertà economica e educativa si alimentano a vicenda. Generalmente riguarda i bambini e gli adolescenti che vivono in contesti sociali svantaggiati, caratterizzati da disagio familiare, precarietà occupazionale e deprivazione materiale. Il concetto di povertà educativa è comparso nella letteratura nel corso degli anni ’90, ed è stato poi ripreso da organizzazioni non governative (in particolare Save the Children) e governi nella definizione delle politiche per l’infanzia e l’adolescenza.
La povertà educativa riguarda diverse dimensioni (opportunità culturali, scolastiche, relazioni sociali, attività formative) che devono essere tenute in relazione tra loro.
Tra le diverse tipologie familiari considerate, come riporta la tabella sopra, i monogenitori registrano una percentuale del 14,8. Un dato preoccupante che però non ci stupisce, visto l’assenza nel nostro Paese di politiche nazionali e territoriali a sostegno delle madri e dei padri che da soli crescono i loro figli e figlie, soprattutto chi vive in condizione di precarietà e fragilità economica e sociale.
Mancano politiche, servizi, interventi volti al garantire il benessere e la crescita dei minori e delle loro famiglie. Restano le disuguaglianze: nell’accesso alle opportunità educative e formative, nel raggiungimento di una migliore qualità della vita. E noi di Smallfamilies aps non smetteremo mai di denunciarlo.
Per saperne di più:
“Le famiglie che non possono permettersi di andare in vacanza”
“Quali sono le cause della povertà educativa”
Povertà educativa – in collaborazione con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa
Immagine di apertura di Matilde Bassanini