Il nostro invito a leggere e commentare Famiglia a modo nostro, ultimo titolo della collana smALLbooks, è stato accolto anche da Claudio Santucci, informatico e per passione consigliere di un Municipio milanese. Ci ha inviato queste riflessioni, che condividiamo volentieri.
Mi sono avvicinato a questa raccolta con una curiosità autentica: volevo capire come ragazze e ragazzi guardano alla loro vita familiare, quali parole scelgono per descriverla e quali emozioni decidono di rendere visibili.
Già dalle prime pagine ho trovato una freschezza rara. I racconti parlano con una sincerità che arriva diretta, senza filtri, e senza la pretesa di offrire risposte, ma con il desiderio di raccontarsi: ciò che leggiamo è esattamente ciò che chi scrive vuole dirci.
Proprio questa immediatezza colpisce. Si sorride, a volte ci si commuove, ma soprattutto si ha la sensazione di ascoltare le nostre figlie e i nostri figli quando parlano con naturalezza – e non accade quasi mai…
Ogni storia apre una finestra diversa: oggetti, ricordi, piccoli gesti quotidiani che per ciascuna e ciascuno hanno un valore unico. Eppure, nel leggerli, ci sorprendiamo a riconoscerli, come se appartenessero un po’ anche alla nostra esperienza.
La libertà con cui si muovono tra emozioni, ironia e confessioni improvvise rende la lettura vivida e coinvolgente.
Non scelgo un racconto preferito, sarebbe ingiusto. Ognuno parla a suo modo e raggiunge chi legge in un momento preciso. La bellezza della raccolta sta anche in questo: si può aprire il libro dove si vuole, lasciarsi guidare dal titolo che ci chiama, saltare avanti o tornare indietro.
In ogni caso si entra in un frammento di mondo che somiglia a quello delle nostre figlie e dei nostri figli, ma anche, in fondo, al nostro.
Buona lettura.
Famiglie a modo nostro. 44 racconti di giovani figlie e figli, Cinquesensi editore, è nato all’interno del progetto “Piccola antologia di oggetti familiari”, in collaborazione con il Liceo Artistico Statale Caravaggio di Milano. Sostenuto con i fondi 8X1000 della Chiesa Valdese e il 5×1000, è stato realizzato nell’anno scolastico 2024-25.
Fotografia in apertura: Diana, senza titolo, dal catalogo della mostra “Ritratti di famiglie”, Cinquesensi editore, 2025.

