(Mi chiedono di scrivere ed ho sempre titubato un poco: in primo luogo perché il sardo sottolinea con ferma decisione le doppie dei miei discorsi, e in secondo non li ho mai ritenuti tali da venir divulgati. Ma eccoci qui, come /dove /quando /perché.. )
Sono una mamma italiana di 28 anni, con un bijou di quasi 4 che porta il mio stesso cognome. In questi giorni d’estate mi trovo, dopo 2 anni trascorsi a trasferirmi in Francia, finalmente a trascorrere le nostre prime vere vacanze.
L’anno zero della gravidanza ero pancio-centrica: tutto ruotava intorno al suo interno e alle gambe pesanti, rientravo da Bologna per farla nascere in Sardegna. L’estate in quel caso era più un apostrofo rosa tra i corsi di preparazione pre e post parto: come i ripetenti rinviati a settembre per gli esami, io per il parto. E poi le feste di addio a Bologna, di bentornato in Sardegna, di pre nascita.. Insomma presto assunti i 20 kg in più “della gravidanza”.
L’estate dei suoi 10 mesi fu segnata dal primo folle tentativo di capeggiare per una notte nel paradiso dell’isola di Sant’Antioco, noi ed una coppia di cari amici col loro pargoletto di 1 anno tutti sotto la stessa tenda, dentro la stessa auto, dentro lo stesso mare. La cosa più wilde di tutte fu vederli paffuti sgambettare in spiaggia senza costumino per gattonare fino all’acqua: seppi quanto orgoglio prova la mamma tartaruga.. Poi certo le zanzare, il cambio pannolino nei sedili dell’auto e i diversi orari pisolino di non facile conciliazione dentro lo stessa automobile. Ma ne valse assolutamente la pena: sopravvissuti al campeggio con i neonati, eravamo più saldi nella nostra amicizia e pronti davvero a tutto!
L’estate dei 22 mesi fu un po difficile: cominciai a perdere tutti i kg residui correndo da una parte all’altra. Aveva ormai acquisito la modalità homo erectus e pure la curiosità del sapiens sapiens, perciò non mi accorsi che nel mentre un altra estate era volata.
Mentre l’estate dei 34 mesi non eravamo insieme: lavoravo sodo per poterla portare con me a Parigi e fu la cosa più lontana dall’idea di vacanza. Perciò si, ecco finalmente giunte le nostre prime vere vacanze insieme: a costruire castelli di sabbia e nel cielo.