Si è tenuto lo scorso 6 maggio un incontro online nel quale è stato presentato il Ricorso collettivo promosso da Smallfamilies, Una Buona Idea – FaVOr e Mykes Impresa Sociale.
Dopo una breve presentazione da parte delle tre presidenti delle associazioni promotrici:
Gisella Bassanini (Smallfamilies aps), Sabrina Sagace (Una Buona Idea – FaVOr) e Letizia Cirillo (Mykes) la parola è passata al legale che seguirà l’azione: l’avv. Livio Neri, dello Studio legale Guariso – Neri di Milano che ha spiegato nel dettaglio come si intende procedere.
Qui di seguito riportiamo le informazioni più importanti e i prossimi passi che intendiamo compiere:
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Chi può partecipare
- Il ricorso è rivolto a:
Genitori unici, ovvero le madri o i padri che hanno riconosciuto da sole/i il figlio o la figlia, senza il riconoscimento da parte dell’altro genitore.
Non rientrano in questa categoria i genitori che, pur essendo di fatto soli nella cura dei figli, abbiano avuto un riconoscimento anche da parte dell’altro genitore. - Genitori vedovi, a condizione che il decesso dell’altro genitore sia avvenuto da oltre cinque anni
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In cosa consiste l’azione legale
Si tratta di un’azione legale rivolta al giudice del lavoro, contro il provvedimento dell’INPS che esclude queste categorie dalla maggiorazione dell’Assegno Unico.
L’obiettivo è ottenere che venga sollevata una questione di legittimità costituzionale, per violazione del principio di uguaglianza (art. 3 della Costituzione).
Se il giudice riterrà fondata l’eccezione, trasmetterà la questione alla Corte Costituzionale, che si pronuncerà direttamente sulla norma di legge.
In caso di dichiarazione di incostituzionalità, tutte le persone escluse dalla maggiorazione — non solo chi ha fatto ricorso — avranno diritto al riconoscimento e agli arretrati (a partire dalla data della propria domanda di erogazione dell’Assegno Unico).
⚠️ È anche possibile che il giudice del lavoro decida direttamente sul diritto alla maggiorazione (come avvenuto a Padova nel 2024), senza trasmettere il caso alla Corte. In tal caso, la decisione varrà solo per le persone che hanno fatto ricorso.
Il nostro obiettivo, come promotrici dell’iniziativa, è arrivare alla Corte Costituzionale, per ottenere un cambiamento normativo valido per tutte e tutti.
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Come funziona la partecipazione al ricorso
I ricorsi saranno presentati presso i tribunali competenti per territorio, in base alla residenza anagrafica delle persone partecipanti.
Ogni persona dovrà firmare una procura a favore dell’avvocato, recandosi di persona presso uno studio legale che vi sarà comunicato in una prossima mail operativa.
⚠️ La procura non può essere firmata online o a distanza.
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Dove partiranno i primi ricorsi
I primi ricorsi saranno presentati nelle città dove si è registrato un maggior numero di manifestazioni di interesse.
Abbiamo scelto di partire da questi territori per dare forza e visibilità all’iniziativa.
📌 In questa prima fase abbiamo anche tenuto conto della partecipazione attiva all’incontro del 6 maggio, valorizzando la disponibilità già espressa da alcune persone.
📌 Le città che stiamo valutando sono:
- Milano
- Pavia
- Como
- Monza e Brianza
- Padova
- Venezia
- Gorizia
- Roma (in fase di verifica)
⚠️ Si tratta però di una lista in fase di definizione, che verrà confermata solo in base al numero effettivo di adesioni e alle risorse economiche disponibili delle associazioni promotrici.
Partiremo con i primi ricorsi solo per le persone che ci confermeranno a stretto giro la volontà di procedere.
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Costi dell’iniziativa e possibilità di sostegno
👉 Le spese legali (onorari dell’avvocato) saranno interamente a carico delle associazioni.
🧾 L’unico costo tecnico è quello del deposito del ricorso (imposte e bolli), che verrà comunque in parte, anticipato dalle associazioni:
- 1 sola persona = € 43
- da 2 a 5 persone = € 98 complessivi
- 6 o più persone = € 237 complessivi
Queste cifre saranno suddivise tra i partecipanti dello stesso ricorso e riguardano le cause in materia di lavoro, per cui è previsto un contributo ridotto.
💬 Più contributi riusciremo a raccogliere, attraverso quote associative o donazioni, più ricorsi potremo promuovere in diverse città.
Ogni contributo, anche piccolo, è prezioso per permetterci di sostenere più territori e dare forza a questa azione collettiva.
🔗 Per maggiori informazioni:
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E se abito in una città non inclusa tra quelle indicate?
Chi vive in una città non inclusa nella lista iniziale, può comunque:
- partecipare al ricorso in forma individuale o in piccoli gruppi, sostenendo le sole spese di deposito
- oppure attendere l’esito dei primi ricorsi, che potrebbero portare a una decisione della Corte Costituzionale valida per tutte/i
📌 Riepilogo costi di deposito:
- 1 sola persona = € 43
- da 2 a 5 persone = € 98 complessivi
- 6 o più persone = € 237 complessivi
Con la speranza di aver chiarito dubbi e incertezze, vi chiediamo di contattarci il prima possibile se siete ancora interessate/i a partecipare.
La conferma rapida è fondamentale per poter costituire i gruppi e procedere con il deposito dei primi ricorsi.