Ci sono libri che ti lasciano un solco dentro. Anche se ciò che raccontano è noto. O forse proprio per questo. Celeste Ng, con l’approccio profondamente sensoriale della cultura asiatica unito ad una scrittura cristallina, precisa, contemporanea molto occidentale, con il suo romanzo d’esordio Quello che non ti ho mai detto, tocca corde universali acchiappando i lettori e le lettrici dalla prima frase: “Lydia è morta. Ma questo ancora non lo sa nessuno. 3 maggio 1977, sei e mezza del mattino, nessuno sa nulla se non una semplice cosa: Lydia è in ritardo per la colazione”.
È un romanzo che sonda i differenti significati della “diversità”: subita, cercata, desiderata, odiata, nascosta, svelata. È un romanzo che racconta una saga famigliare e un pezzo di storia (tra gli anni Cinquanta e Settanta) ancora così vicina da sembrare “oggi”. È un romanzo che racconta le relazioni, soprattutto tra genitori e figli e tra fratelli e sorelle: aspettative, disamore o eccesso di amore, empatia o distrazione, ostinazione, frustrazione, speranze. La vita “normale” di una famiglia “quasi normale”.
Che Quello che non ti ho mai detto, sia un esordio di successo lo dicono i numeri e le critiche: 150mila copie vendute negli Stati Uniti, tradotto in 16 lingue, eletto libro dell’anno dalla New York Times Review of Book, dall’Huffington Post, da Time Out New York e soprattutto ha battuto Stephen King nella classifica di gradimento di Amazon. Questo per limitarci alla matematica. Il suo successo sta nel talento della scrittrice, di origini asiatiche ma americana, capace di svelare lentamente in una trama che pare un giallo, le radici di una tragedia famigliare che affondano nell’identità, su quello che vorremmo essere e quello che gli altri, comprese le persone che ci vogliono bene, immaginano che siamo, o vorrebbero che fossimo. Il successo sta nell’universalità di ciò che ha messo a sfrigolare sulle pagine, usando un tono lieve, amorevole verso ogni personaggio, ma offrendo una visione implacabile sull’umano bisogno di trovare noi stessi. Lettura per adulti (over 25) meglio se genitori (biologici, adottivi, terzi, temporanei…) pronti a lasciarsi “svelare”, a fare i conti con le proprie aspettative, frustrazioni, desideri.
Titolo: Quello che non ti ho mai detto, 272 pagg
Autrice: Celeste Ng
Editore: Bollati-Boringhieri
Uscita: 27 agosto 2015