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A GEOMETRIA VARIABILE. I podcast e i dati più significativi

scritto da Ilia Negri

A questo link www.radiopopolare.it/trasmissione/a-geometria-variabile/ potete trovare i podcast di A GEOMETRIA VARIABILE. Una famiglia, tante famiglie, a cura dell’Università degli Studi di Bergamo, Associazione Smallfamilies e Radio Popolare. Ciclo di trasmissioni dedicato alla famiglia che cambia, e in particolare alle “famiglie a geometria variabile” ovvero tutte quelle nuove forme familiari plurali, con attenzione  al fenomeno dei genitori single.

Questa iniziativa è il risultato di un progetto di Public Engagement promosso dell’Università degli Studi di Bergamo.

Condotta in diretta dal giornalista Claudio Jampaglia, con la partecipazione in studio di Ilia Negri, docente di Statistica dell’Università degli Studi di Bergamo, e Gisella Bassanini, presidente  di Smallfamilies, ogni puntata  ha incrociato  i dati statistici con le riflessioni di esponenti del mondo della ricerca, della società civile, professionisti, imprenditori, in un dialogo continuo  con  gli ascoltatori e ascoltatrici.

Accompagnata dai brani tratti  dalla Collana smALLbooks, curata da Raethia Corsini e Laura LombardiEditore Cinquesensi, ogni puntata ha affrontato un tema specifico:

27 dicembre, 9.00-10.30: Il Natale e le vacanze nella famiglia che cambia

28 dicembre, 10-11.30: Gestire i conflitti e promuovere il benessere familiare

3 gennaio, 9.00-10.30: Rispondere ai bisogni più urgenti:  casa e  socialità

4 gennaio, 10-11.30: Come cambiano le parole per dire “famiglia”

Hanno partecipato alle trasmissioni: Marcella Grassi, mediatrice familiare e conduttrice di “Gruppi di parola”; Laura Lombardi, scrittrice e curatrice con Raethia Corsini della Collana smALLbooks; Adriana Massarani, avvocata matrimonialista e promotrice dell’associazione Genitori Con-divisi;  Cristina Mordiglia, Avvocata e membro dell’AIADC (Associazione Italiana Professionisti Collaborativi); Gabriele Rabaiotti, assessore alle politiche abitative e sociali, Comune di Milano; Ralph Riffeser, albergatore; Elisabetta Ruspini, docente di sociologia all’Università di Milano-Bicocca;  Nadia Simionato, amministratore delegato di CoHousing.it.

 Alcuni dati estratti dalla trasmissione

Nel corso delle quattro puntate sono stati forniti numerosi dati aggiornati, molti dei quali sono stati elemento di discussione e di interazione in studio e con il pubblico. Ne riportiamo qui solo alcuni, rimandando all’ascolto delle singole puntate per una lettura più approfondita.

Come è cambiata la famiglia italiana

Al 1 gennaio 2018 la popolazione italiana è costituita da oltre 60 milioni di abitanti, in lieve crescita (circa 900 mila unità) rispetto all’ultimo censimento del 2011.

Le famiglie italiane sono oltre 25 milioni. Sono cresciute in numero (erano 24 milioni e 600 mila nel 2011), ma continua a diminuire il numero di componenti medio per famiglia. Da circa 4 elementi 50 anni fa, oggi si attesta a 2.3 persone per famiglia.

Esistono una miriade di tipologie famigliari: unipersonali (i cosiddetti “single”),  coppie,  coppie con figli, coppie che vivono con genitori o altri parenti, madri e padri soli con figli, conviventi con parenti e affini.

L’Istat ne ha contate più di 17 tipologie.

Per “famiglia” si intende  un insieme di persone che sono legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi che siano coabitanti.

Per una migliore conoscenza delle strutture famigliari, dal censimento del 1981, si è introdotto il concetto di “nucleo famigliare”: una sorta di particella elementare della famiglia. Vi sono solo 4 tipi di nucleo famigliare: coppia senza figli, coppia con figli, madri con figli e padri con figli.

Possiamo dire a grandi linee che non è nucleo famigliare una famiglia composta da una sola persona.

Rispetto al 1981 quando il 97% delle famiglie erano mononucleari (ovvero composto da un solo nucleo) oggi le famiglie mononucleari sono solo il 65%: il resto sono famiglie con più di un nucleo o sono famiglie senza nucleo, cioè composte da persone sole.

Sono aumentati i single, i genitori single, i divorzi e le separazioni.

L’Istat dice che nel 2018 i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi (anche in conseguenza dell’aumento delle seconde nozze). Ci si sposa meno e più tardi. Crescono le convivenze.

 

In aumento i monogenitori

Tra i nuclei, che sono in Italia circa 16 milioni e mezzo, vi sono i nuclei monogenitoriali che sono oltre 2 milioni e mezzo.  Rispetto a 10 anni prima, i monogenitori sono ora il 16% di tutti i nuclei (13% madri con figli e 3% padri soli con figli), con un incremento percentuale del 26%.

Questi, sono per la grande maggioranza composti da madri sole con figli e figlie (l’83%) anche se va detto che vi è un progressivo aumento  dei padri soli (variazione percentuale padri soli +28% variazione percentuale madri solo +26%)

Nell’ultimo censimento vi erano oltre 2 milioni di madri sole.  Il 63% si esse ha solo un figlio o una figlia. Il  4 % (pari a quasi 100 mila) è costituito  da una madre che si occupa di tre figli. Per 1/3 di queste madri i figli sono tutti minorenni.

Anche il 63% degli oltre 400 mila papà soli ha solo un figlio o una figlia, 8 su 1000 di loro badano a 4 o più figli.

Da questi dati possiamo stimare di avere più di 3 milioni di figli e figlie con mamme sole e oltre 400 mila con padri soli.

  

Famiglie numerose e genitori single

Le famiglie numerose, cioè le coppie con 4 o più figli, non hanno fatto che decrescere negli ultimo 50 anni. Oggi sono poco più di 142 mila e rappresentano meno dell’1% dei nuclei famigliari.

Facendo una media alla Trilussa nelle famiglie numerose abbiamo 2 figli a testa da gestire per ogni genitore.

Ora, i papà soli e le mamme sole che si devono occupare di 2 o più figli a testa sono quasi 830 mila (sono quasi 6 volte tanto i genitori in coppia che si devono occupare di 4 o più figli) e sono più o meno lo stesso numero dei genitori in coppia che si devono occupare di 3 o più figli, infatti le coppie con due genitori con 3 o più figli sono circa 900 mila.

Considerando l’articolazione dei dati sopra richiamati emerge, a nostro avviso,  la necessità  di ragionare sulla  definizione di “famiglia numerosa”, tenendo conto  anche  dell’esistenza delle famiglie monogenitoriali.

 

Figli e figlie

Il numero di bambini e bambine che nascono continua a calare: in meno di 50 anni il numero delle nascite si è dimezzato passando da circa  900 mila nel 1971 a 450 mila nati vivi nel 2018.

Tendenza tutta a salire per i bimbi e le bimbe nate fuori dal matrimonio: oggi sono 1 su 3 mentre  erano 1 su 4  appena tre anni fa. Nel 1971 erano solo 2 su 100. Per 1 bimbo o una bimba nati fuori dal matrimonio nel 1971 oggi ve ne sono 7 di bimbi.

 

Famiglie monogenitoriali con almeno uno straniero

 Le famiglie monogenitoriali tra gli stranieri sono o poco più di 155 mila. Costituiscono il 9% delle famiglie con almeno uno straniero.

Anche in questo caso sono per la maggior parte (82%) mamme sole con i figli.

Tra le famiglie monogenitoriali il 6% sono famiglie monogenitoriali con uno straniero.

  

Matrimoni, convivenze, separazioni e divorzi

 I matrimoni continuano a calare. Nel 2015 si sono celebrati 194 mila matrimoni di cui il 16% erano seconde nozze.

In 20 anni le convivenze sono più che quadruplicate passando da 329 mila a poco meno di 1 milione 400 mila.

Tra queste, le coppie dello stesso sesso che in tre anni dall’entrata in vigore della legge che riconosceva le unioni civili, sono poco meno di 10 mila.

Le coppie di fatto tra nubili e celibi sono 830 mila, quindi possiamo stimare quelle tra non nubili e non celibi in circa 400 mila coppie (che hanno cioè regolarizzato la loro unione civile). Da questi numeri sono escluse tutte le coppie che convivono senza nessun tipo di registrazione civile.

Anche le separazioni e i divorzi non fanno che aumentare. Nel 2017 abbiamo avuto 190.090 tra separazioni e divorzi. 40 anni prima, nel 1977 erano 35.728. Per una separazione nel 1977 dopo 40 anni ne abbiamo più di 5.

 

Vacanze smallfamilies

Dall’Indagine Istat sulle spese delle famiglie riferita all’anno 2018 su un campione di oltre 18 mila famiglie, di cui circa il 9 % di famiglie monogenitoriali, abbiamo tratto le seguenti informazioni: tra le  famiglie monogenitoriali, vanno meno in vacanza il 20% e non vanno in vacanza il 47%.

Dati che confermano una linea già vista con un sondaggio fatto dalla nostra associazione a cui avevano risposto 600 genitori soli  www.smallfamilies.it/sondaggio-vacanze-formato-small-ecco-i-risultati-della-prima-fase/ .

Tra questi il 10 % circa è andato in vacanza una volta negli ultimi 5 anni

Il 16% dei genitori  non è andato in vacanza (il 70% per motivi economici).

 

Casa e famiglie monogenitoriali

 Sempre riferendosi all’Indagine Istat sulle spese delle famiglie riferita all’anno 2018 rileviamo che il 23% dei nuclei monoparentali vive in affitto (1 su 4) e il 67% (2 su 3) vive in una casa che è di proprietà o in comproprietà.

Il restante 10% vive in altre condizioni (ad esempio con i propri genitori, ovvero i nonni dei propri figli) pochissimi sono i casi di condivisione dell’abitazioni con altri genitori nella stessa condizione.

Si tenga presente che la percentuale di divorzi e separazioni in cui la casa è assegnata alla madre è di circa il 60%  (percentuale stabile negli anni) e sale al 69% in presenza di un figlio minorenne.

 

Povertà, famiglie e figli

In Italia, le famiglie in povertà assoluta sono 1.8 milioni (il 7% delle famiglie), per un totale di 5 milioni di individui (l’8% degli italiani).

Il rischio di essere in povertà cresce se si vive in affitto e se si hanno figli, e cresce col numero di figli.

I dati ci dicono che la percentuale tra le famiglie unipersonali che si trovano in povertà assoluta è pari al 6%. Mentre tra i nuclei monogenitoriali quelli che sono in povertà assoluta superano l’11%.

Tra le famiglie numerose (con 3 e più figli), risulta essere in povertà assoluta circa il 17%.

Che sia la presenza dei figli a generare la povertà assoluta ce lo conferma anche quest’ultimo dato: la percentuale tra le  famiglie senza figli (solo coppie) che sono in povertà assoluta è pari al 4%.

 

 

 

 

*L’immagine che accompagna questo post rappresenta  un’opera di Lorenzo Palmieri realizzata per la mostra/progetto Small Home Great Project, a cura di Johnny Dell’Orto e Alessandro Guerriero; Triennale di Milano, 19-20 marzo 2019.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

autore

Ilia Negri

Sono docente di Statistica presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell'Informazione e della Produzione (DIGIP) dell’Università degli Studi di Bergamo, dove la mia ricerca si concentra sullo studio di modelli casuali per fenomeni che evolvono nel tempo o nello spazio. Ultimamente mi occupo anche di cambiamenti nella struttura delle famiglie e sono membro eletto del CUG (Comitato Unico di Garanzia). Sono laureata in Matematica presso l’Università degli Studi di Milano ed ho conseguito il Dottorato in Statistica Metodologica presso l’Università degli Studi di Trento e PhD in Mathématique (option Statistique) presso L’Université du Maine (Francia). Sono mamma di Lucia e Ludovico e nella mia famiglia ci sono anche Cocco e Spoletta due beagles salvati da Green Hill. Mi piace camminare ovunque, correre e cantare. Collaboro con il sito di Smallfamilies occupandomi in particolare di ricercare e commentare i dati sulla famiglia che cambia, monitorando i siti ufficiali quali Istat ed Eurostat. Per Smallfamilies scrivo di “numeri” e dati.

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