In questi ultimi anni il mercato immobiliare nelle grandi città è cambiato e non solo perché ci sono meno soldi ma anche a causa delle trasformazioni demografiche e socioculturali in atto e che in questo contesto si fanno più evidenti. Come anche attesta Confedilizia, una storica Associazione di proprietari di immobili, che a riguardo aggiunge:
“Nelle grandi città c’è un maggiore ricambio di abitanti, l’aumento dei single, il calo delle famiglie numerose e l’incremento dei trasferimenti momentanei per motivi di studio e di lavoro”
Le strutture e tipologie famigliari sono cambiate e di conseguenza è mutata anche la domanda abitativa. E così, ad essere maggiormente ricercati sono i mono e bilocali sotto i 50 metri quadri.
A contribuire all’aumento delle preferenze per le case di piccole dimensioni vi è anche un altro elemento: i costi di mantenimento in continua crescita (luce, gas, tassa per i rifiuti, etc.). Più la casa è grande più alte sono le spese.
Nel 2023, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate riportati da Confedilizia, le vendite di case sono nel complesso diminuite del 9,7%, ma per gli immobili tra i 115 e i 145 mq il calo è stato dell’11,4% e per quelli di oltre 145 mq dell’11%. Al contrario, i monolocali o i bilocali di meno di 50 mq hanno visto una riduzione solo del 4,8%. In Sicilia e Sardegna, anzi, c’è stato un aumento dello 0,3%. È al Centro, e in particolar modo nei capoluoghi di provincia, che c’è stato il calo maggiore per le grandi superfici oltre i 145 mq (-17,8%), con una punta record di -20,3% a Roma. Forte anche il ribasso a Genova, -19,7%, e a Firenze, -14,5%
Anche se la richiesta di abitazioni di dimensioni ridotte è visibile in quasi tutte le maggiori città è in particolare Milano che si vendono appartamenti di piccolo taglio: solo il 14,7% ha una superficie maggiore di 115 mq, mentre in media in Italia si arriva al 32,6% e nelle aree di provincia del Nord Est al 41,3%.
Mediamente, infatti, nel capoluogo lombardo gli immobili sono solo di 81 mq. In ogni caso la: a Roma la superficie media è passata, sempre tra il 2021 e il 2023, da 94,7 a 92,4 mq, a Napoli da 96,7 a 93,6 mq, a Torino da 86,2 a 82 mq.
Si prevende in futuro un aumento ulteriore di questa tendenza quale conseguenza delle nuove norme del Decreto “Salva casa” che infatti abbassa il limite minimo della superficie delle cosiddette “micro-case” (che ora parte da 20 mq, per una persona mentre prima il limite minimo era 28 mq). Nel caso ad abitare ci siano due persone il valore della superficie scende e l’abitabilità viene concessa con 28 mq a differenza degli attuali 38 mq. L’altezza del soffitto passa a 2,40 metri dagli attuali 2,70 metri.
Fonte: Skytg24