Dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 sarà possibile fare domanda per ottenere il nuovo sussidio che sostituisce molte delle precedenti forme di sostegno alle famiglie. Basterà collegarsi al sito dell’Inps e seguire una procedura semplificata, inserendo il codice fiscale e l’Iban (tutti gli altri dati necessari saranno recuperati in modo automatico dai sistemi informatici).
In questa prima fase però, e cioè fino alla fine dell’anno, l’assegno unico sarà in vigore solo nella versione “ponte”, destinata a chi finora è rimasto escluso dagli assegni familiari. Per gli altri, fino al 31 dicembre, è prevista una maggiorazione dei sussidi che già esistono. La nuova misura entrerà a regime per tutti solo dal primo gennaio 2022.
I destinatari della misura sono:
- lavoratori autonomi;
- disoccupati;
- coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- titolari di pensione da lavoro autonomo;
- nuclei che non hanno uno o più requisiti per godere dell’ANF.
Nel corso di un’audizione in commissione lavoro al Senato, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha fatto una precisazione importante: chi farà domanda entro il 30 settembre avrà diritto anche agli arretrati a partire da luglio; per le richieste inviate a partire dal primo ottobre, invece, il sussidio si incassa soltanto a partire dal mese di presentazione della domanda.
Ha diritto all’assegno unico solo chi paga le tasse in Italia ed è residente nel nostro Paese da almeno due anni. Per quanto riguarda la cittadinanza, sono ammessi i cittadini comunitari e chiunque abbia un permesso di soggiorno della durata di almeno sei mesi per motivi di lavoro o di ricerca.
Importo e soglie ISEE
L’ammontare del sussidio mensile varia in base all’ISEE: le soglie e i rispettivi importi sono contenuti in un documento pubblicato dal governo. Il valore dell’assegno cambia anche a seconda del numero dei figli minorenni.
Con un Isee fino a 7.000 euro, l’assegno unico figli 2021 spetta in misura piena, in base a questo schema:
- 168 euro per un figlio;
- 335 euro per due figli;
- 653 euro per tre figli;
- 871 euro per quattro figli;
- 179 euro per cinque o più figli.
Gli importi diminuiscono all’aumentare dell’ISEE.
Sono sempre previsti 50 € in più per ogni figlio con disabilità.
Non ha diritto al sussidio chi ha un Isee pari o superiore a 50.000 euro.
Per il momento è stata accantonata l’idea di includere anche i figli che studiano e hanno un’età compresa fra 18 e 21 anni. Il governo ha però assicurato che l’allargamento del perimetro arriverà in un secondo momento.
Non c’è incompatibilità fra il nuovo sussidio e il reddito di cittadinanza, ma l’Inps procederà a una compensazione, sottraendo all’importo del nuovo assegno unico la quota di Rdc riferibile ai figli minori. Tridico ha spiegato che, “in caso di beneficiario di Reddito di cittadinanza con figli minori, l’Inps carica il corrispettivo direttamente sulla carta”.