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Bonus baby sitter a nonni o altri parenti purché non conviventi

scritto da Smallfamilies

Il sistema italiano è fortemente incentrato su un welfare familiare che prevede il coinvolgimento dei nonni nella cura dei bambini. Il demografo Gianpiero Della Zuanna ha infatti mostrato in uno studio che il 66 %  delle donne con figli piccoli vive a meno di un chilometro di distanza dai genitori o dai suoceri. Un  fenomeno tutto italiano che  la dice lunga su quali basi poggi la possibilità delle donne di essere indipendenti e fare figli.

L’Istat certifica che quando entrambi i genitori lavorano, nel 60,4% dei casi o bambini sotto i due anni vengono lasciati dai nonni. Percentuale che sale al 61,3% quando si tratta di bambini dai 3 ai 5 anni.

Oggi il   bonus baby sitter dal valore massimo di 1.200 euro potrà essere utilizzato anche per pagare i nonni (o altri parenti) che accudiscono i nipoti mentre i genitori sono al lavoro. C’è però una condizione che ESCLUDE   i molti genitori single e i loro figli che, per necessità o scelta, convivono con  i nonni (o altri parenti) perché per ottenere il bonus è necessario  non risiedere nella stessa casa dei bambini.

La novità è stata introdotta dal decreto Rilancio e chiarita dall’Inps nella circolare numero 73.

Ricordiamo che il bonus è rivolto a tutte le famiglie, anche affidatarie, con figli minori di 12 anni (in caso di disabilità il limite di età non c’è).  Il beneficio spetta a condizione che nel  nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (Naspi, Cigo, indennità di mobilità, etc.) o altro genitore disoccupato o non lavoratore con i quali, dunque, sussiste incompatibilità e divieto di cumulo. Il bonus baby sitter è incompatibile anche con il bonus asilo nido e con il congedo parentale.

Come richiedere il bonus

Per ottenere il bonus baby sitter si deve aprire una posizione Inps con PIN o attraverso un intermediario come utilizzatore di prestazioni di lavoro occasionale. Anche chi svolgerà mansione di baby sitter dovrà registrarsi sul portale web dell’Istituto. In questo caso, dunque, il nonno, la nonna o il parente che si prenderà cura dei bambini.
Per compilare la domanda occorre essere in possesso delle proprie credenziali, cioè una tra pin Inps, credenziale Spid, carta d’identità elettronica 3.0, carta nazionale dei servizi. La somma verrà accreditata direttamente con accredito sul conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso Poste Italiane, secondo la scelta indicata all’atto della domanda.
Se l’Inps darà risposta positiva, il genitore riceverà il voucher entro 15 giorni direttamente sul proprio Libretto di Famiglia (qui la procedura per attivarlo).

Durata e validità del bonus

Le famiglie possono registrarsi al portale Inps per ricevere il bonus fino al 31 dicembre 2020, ma le prestazioni per le quali richiedono il voucher sono solo quelle rese dal baby sitter fra il 5 marzo 2020 e il 31 luglio del 2020.
Ottenuto il bonus, il «genitore beneficiario», come si legge nella circolare dell’Inps, «dovrà procedere all’appropriazione telematica del bonus per l’acquisto dei servizi di baby-sitting, entro e non oltre 15 giorni solari dalla ricevuta comunicazione di accoglimento della domanda» (ovvero, tramite sms, e-mail o Pec). In sostanza, se il genitore non entrerà nel proprio «portafoglio elettronico» per visualizzare il bonus e non ne disporrà il pagamento alla baby sitter entro 15 giorni da quando la domanda è stata accolta, di fatto il bonus viene cancellato.

 

Foto di Aline Dassel da Pixabay

autore

Smallfamilies

"La redazione" del gruppo Smallfamilies aps

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