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Buone notizie per le famiglie monogenitoriali/I

scritto da Gisella Bassanini

Riportiamo qui di seguito alcune “buone notizie” che abbiamo individuato negli ultimi mesi fino a luglio 2014, perché si tratta di iniziative che si rivolgono alle famiglie monogenitoriali. Le abbiamo selezionate in questi mesi con particolare attenzione alla situazione italiana.

2014 -Province autonome di Trento e di Bolzano. Anticipazione dell’assegno di mantenimento a sostegno del minore

Questa misura, ancora in vigore, viene attivata per la prima volta in Italia dalla Provincia Autonoma di Trento come previsto dall’art. 28 bis della Legge provinciale 12 luglio 1991, n. 14 e nel 1° gennaio 2004 entra in vigore anche nella Provincia Autonoma di Bolzano.

Si tratta dell’anticipazione delle somme destinate al mantenimento dei figli minori che viene concessa al genitore affidatario nel caso in cui l’altro genitore non adempia all’obbligo di contribuire al mantenimento nei termini e nelle modalità previste dal tribunale. L’erogazione viene effettuata mensilmente, ha durata annuale e può essere rinnovata a seguito della presentazione di una domanda che attesti il perdurare dei presupposti all’erogazione (tra questi anche la condizione economica entro i parametri ICEF, la situazione anagrafica, etc.). A seguito dell’erogazione, sono le stesse amministrazioni provinciali a riscuotere dal genitore obbligato al mantenimento le somme concesse in via anticipata e gli interessi legali maturati.

Maggiori informazioni su chi ne ha diritto e sul quadro legislativo di riferimento, si possono trovare sul sito della provincia di Bolzano e sul sito della Provincia di Trento dedicato alle famiglie.

*Riteniamo sia questo un intervento importante che andrebbe ancor più conosciuto ed imitato.

2014 -Comune di Rimini: una definizione di famiglia monogenitoriale

Per il sesto anno la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con i Comuni, attribuisce assegni economici (anche detti voucher) a parziale copertura della retta d’iscrizione a nidi d’infanzia privati autorizzati (anno educativo 2014-2015)

Il progetto – cofinanziato dal Fondo sociale europeo – si pone come obiettivo quello di aiutare le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano (o quelle con un solo genitore) nel difficile equilibrio tra esigenze lavorative ed esigenze di cura dei figli più piccoli. Facilitare l’accesso di bambini e bambine fino a tre anni ai servizi educativi, rimuovendo ostacoli e discriminazioni cui sono soggette in particolar modo le madri che lavorano, è infatti un modo per evitare che la difficoltà ad organizzarsi rispetto ai carichi familiari sia la causa della rinuncia o della perdita dell’occupazione per il genitore.

I destinatari

Per avere diritto all’assegno le famiglie devono avere due requisiti:

1. L’indicatore della situazione economica equivalente (euro calcolato ai sensi della normativa in materia.

2. Entrambi i genitori (o uno solo, in caso di famiglie monogenitoriali) devono essere occupati – ovvero essere lavoratori dipendenti, parasubordinati, autonomi od associati – al momento della domanda e per tutto il periodo in cui si benefi cia dell’assegno.

Per famiglie monogenitoriali si intendono quelle composte da un unico genitore in quanto: vedovo, nubile/ celibe, separato legalmente, divorziato, ma anche separato di fatto perché il coniuge risiede altrove per qualsiasi motivo (emigrazione, detenzione, ecc).

*Di questa notizia vogliamo in particolare evidenziare la definizione che viene data di “famiglia monogenitoriali” che condividiamo pienamente.

2014- Comune di Caiazzo (Caserta): Contributo economico a sostegno dei bisogni e della educazione dei figli minori riconosciuti da un solo genitore

L’amministrazione comunale, attraverso il sindaco e l’assessore alle Politiche Sociali ha reso pubblico l’intervento dell’Ambito C4 per la gestione integrata dei servizi sociali, di cui fa parte anche il capoluogo caiatino, in favore dei minori (fino al compimento del 16esimo anno di età) riconosciuti da un solo genitore e residenti a Caiazzo. La domanda per accedere al sussidio economico, che potrà essere riconosciuto anche ai bambini affidati o sotto tutela, dovrà essere presentata da chi esercita la potestà genitoriale per la prima volta entro e non oltre il compimento del sesto anno di età e con un reddito familiare per l’anno 2013 inferiore a € 10.004,80. Il Comune erogherà un importo mensile ai ragazzi fino ai 16 anni di 130 euro, oltre una tantum di 130 euro esclusivamente all’atto della nascita, con il diritto al sussidio economico che decorre, sempre che sussistano i requisiti di accesso, dal giorno successivo alla presentazione dell’istanza e non può essere esercitato con effetto retroattivo. I padri e le madri avranno ora tempo fino al termine dell’anno in corso per presentare le domande all’ufficio affari sociali del Comune.

*Mettere al centro dell’intervento i minori e le loro necessità sostenendo quei genitori che realmente da soli li stanno crescendo (e con difficoltà) ci sembra una scelta di politica sociale degna di nota.

sito: www.caiazzo.gov.it; un articolo utile

2014- Comune di Milano: Tari una riduzione per i monogenitori

La legge ha stabilito che la Tari, la nuova tassa sui rifiuti che dal 1 gennaio 2014 ha sostituito la Tares, deve essere calcolata in base alle dimensioni dell’abitazione e al numero di persone che vi risiedono, sulla base del principio di ispirazione comunitaria del “chi inquina paga”. Scadenze, modalità di pagamento e sconti sono tutte decisioni rimesse alla scelta dei Comuni che devono adottare la delibera di riferimento. La Giunta di Milano ha stabilito che la tassa sia calcolata in base alla superficie calpestabile e commisurata alla quantità di rifiuti prodotti in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte e al costo della gestione dei rifiuti. In particolare, per le utenze domestiche rimane la parametrazione alla superficie calpestabile e al numero degli occupanti. Per andare incontro alle esigenze delle famiglie più numerose, nella delibera si è stabilito di prevedereuna riduzione del 25% della tariffa per i nuclei familiari con 4 o più componenti che vivono in case fino a 120 mq. È stato introdotto inoltre uno sconto del 10% per i nuclei al cui interno c’è la presenza di un membro che ha più di 75 anni. È stata poi prevista una riduzione del 10% della parte variabile della tariffa relativa all’immobile di residenza, con un limite massimo di 15 euro per i nuclei familiari composti da un adulto e uno o due minorenni, dimoranti in un alloggio di superficie pari o inferiore a 80 mq.

*Un piccolo passo ma significativo per le famiglie monogenitoriali.

un articolo utile

2014- Comune di Rovigo: riduzione dell’80% della Tari a favore dei monogenitori

Il bando prevede la riduzione dell’80% della Tari a favore dei nuclei con un solo genitore con uno o più figli minori o delle famiglie numerose monoreddito con tre o più figli minori a carico. In entrambi i casi, per poter beneficiare dell’agevolazione si deve avere un indicatore su base Isee inferiore a 7.500 euro. Gli altri requisiti fondamentali sono la residenza a Rovigo da almeno un anno, la situazione familiare rilevabile anagraficamente e per le famiglie numerose, la condizione accertabile di inoccupazione da almeno un anno della madre o del padre.

Nel 2013, le famiglie che hanno ricevuto agevolazioni sono state complessivamente 2.290, di cui 157 rientranti tra le monogenitoriali o numerose monoreddito che hanno usufruito dell’80 per cento di riduzione sulla tassa rifiuti. L’impegno dell’amministrazione è stato di circa 200mila euro. Negli ultimi due anni, per contributi economici, sono stati inseriti a bilancio: nel 2012, 75mila euro per circa 149 famiglie; nel 2013 50mila euro per 184 famiglie.
*Una riduzione importante per tutte quelle famiglie che vivono veramente in una condizione di estrema difficoltà.

un articolo utile

2014-Regione Lombardia: prima casa, acquisto agevolato anche per smallfamilies

La Regione Lombardiaha stanziato oltre €7 milioni per la concessione di contributi finalizzati ad abbattere fino al 2% il tasso di interesse del mutuo per l’acquisto della prima casa. L’agevolazione, realizzata in collaborazione con ABI Lombardia e Finlombarda S.p.a., è rivolta a giovani coppie (sposate tra il 1 giugno 2012 ed il 30 giugno 2015 e con meno di 40 anni alla data del matrimonio), gestanti sole, genitori solicon minori a carico e nuclei familiaricon almeno tre figli. I richiedenti, inoltre, devono avere un ISEE complessivo compreso tra €9 mila e € 40 mila, essere residenti in Lombardia e non essere in possesso di un altro alloggio adeguato in questa Regione. L’abitazione, invece, tra le altre cose deve essere acquistata tra il 1 giugno 2012 e il 30 giugno 2015 e costare meno di €280 mila. Per presentare le domande c’è tempo fino al 4 settembre 2015 e l’erogazione del contributo avverrà in base all’ordine cronologico delle richieste e fino ad esaurimento delle risorse.

*L’attenzione nei confronti delle necessità abitative anche dei genitori soli come evidenziato in questo provvedimento è indubbiamente un fatto molto importante.

Qui il bando

2013 -Regione Umbria: bando per acquisto prima casa per genitori single

La Giunta regionale umbra ha approvato nel luglio 2013 i criteri e le procedure per i contributi all’acquisto della prima casa da parte di nuclei familiari monoparentali, quale risposta alle profonde trasformazioni che coinvolgono la famiglia, dopo i provvedimenti per le giovani coppie e quelli per i single. La concessione di contributi è pari al 30% del costo dell’alloggio fino a un massimo di € 30.000 ad alloggio. Viste le difficoltà che i giovani incontrano nel trovare lavoro e quindi la necessità di rimanere in famiglia, il bando ha scelto di non escludere coloro che, oltre ai figli minorenni, hanno a carico anche uno o più figli maggiorenni purché questi non superino i 25 anni di età e non percepiscano alla data di pubblicazione del bando alcun reddito. Un punteggio superiore è inoltre previsto per quei genitori single che hanno contratti di lavoro precario (tempo determinato, co.co.co., co.co.pro., interinale, ecc.).

*L’Umbria è la prima regione italiana ad aver promosso un intervento ad hoc per i genitori soli che intendono acquistare la loro prima casa. Significativo è inoltre la decisione di non escludere tra i beneficiari le smallfamilies con figli maggiorenni a carico e di attribuire un punteggio maggiore a quei genitori che hanno un lavoro atipico. Una vera politica innovativa nell’ambito dell’accesso alla casa.

Info al link

2012- Roma Capitale: “Progetti di vita” a sostegno delle madri sole

Promossa dall’Ufficio Pari Opportunità di Roma Capitale si rivolge a donne con figli a carico, italiane e straniere residenti, che non percepiscono o percepiscono solo parzialmente, l’assegno di mantenimento da parte dall’altro genitore non convivente. Attraverso l’erogazione di piccoli finanziamenti l’obiettivo è dare alle donne che subiscono violenza economica da parte dell’ex coniuge o ex compagno la possibilità di iniziare un percorso di autonomia economica e/o di formazione eallo stesso tempo fornire un aiuto concreto nella cura dei figli.

Possono infatti essere finanziate sia la nascita di microimprese individuali, collettive e cooperative finalizzate alla creazione di asili condominiali, catering domestico, attività sartoriali in casa, telelavoro, etc. e l’iscrizione a corsi di formazione professionale; sia il pagamento delle utenze domestiche o l’acquisto di libri e materiale didattico per i figli (per queste ultime voci non può essere speso più del 25% dell’importo finanziato).

* Si tratta dell’iniziativa oramai conclusa ma che sarebbe molto utile vedere riproposta a Roma diffusa in altri contesti e territori italiani.

Info a questa e-mail

2013- Barcellona (Spagna): Le smallfamilies viaggiano “small”

Nel comune spagnolo le famiglie monogenitoriali viaggiano a tariffa agevolata. Alle smallfamilies viene infatti data la possibilità di viaggiare sui mezzi pubblici con diversi tipi di soluzioni, tutte scontate: dalla card che dà diritto a un numero illimitato di viaggi nell’arco di un mese a quella che vale 90 giorni e consente 70 viaggi da un’ora e un quarto ciascuno.

Requisito fondamentale: presentare carta d’identità e una sorta di “smallfamily card”, entrambe rilasciate dalle autorità spagnole competenti.

*Una buona pratica che arriva da un altro paese europeo e che vorremmo poter vedere applicata anche in Italia.

Maggiori info a questo link

 

Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay

autore

Gisella Bassanini

Docente e ricercatrice, ho una figlia, Matilde Sofia. Coordino le attività di  Smallfamilies aps di cui sono fondatrice e presidente.  Seguo in particolare  l’area  welfare e policy, le questioni legate all’abitare e per il nostro Osservatorio mi occupo dello sviluppo  di  progetti di ricerca sulle famiglie monogenitoriali e più in generale sulle “famiglie a geometria variabile”.

Abito a Milano (città che amo) e, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano,  ho trascorso molti anni  impegnata  in università (dottorato di ricerca, docenza, scrittura di libri) e nella libera professione (sviluppo di processi partecipativi,  piani dei tempi e degli orari della città, approccio di genere nella progettazione architettonica e nella pianificazione urbana). Ora insegno materie artistiche nella scuola pubblica e continuo nella mia attività di studio e ricerca in modo indipendente. La nascita di mia figlia nel 2001 ha trasformato profondamente (e in meglio) la mia vita, nonostante la fatica di crescerla da sola. Da allora, il desiderio di fare qualcosa per-e-con chi si trova a vivere una condizione analoga è diventato ogni giorno più forte. Da questa voglia di fare e di condividere, e dall’incontro con Michele Giulini ed Erika Freschi, è nata Smallfamilies aps, sintesi ideale della mia storia personale e del mio percorso professionale.

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