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“Dedicata a te” …ma non se sei genitore single con un figlio

scritto da Smallfamilies

A partire dal 18 luglio è prevista la messa a disposizione presso gli uffici postali della carta acquisti spesa 2023 che vale 382,50 euro una tantum e può essere utilizzata per comprare generi alimentari di prima necessità.

Si tratta di una social card  il cui nome -“Dedicata a te” – trae però in inganno perché esclude alcune tipologie di famiglie anche se in difficoltà (niente coppie senza bambini e single) e neppure  è stata pensata come equo strumento di sostegno alla genitorialità visto che i genitori unici o vedovi con un figlio NON vi possono accedere.

Nell’infografica qui sotto sono riportati i requisiti necessari per avere la carta.

Per ottenerla non serve fare domanda: se si rientra tra i cittadini che ne hanno diritto, infatti, sarà il comune di residenza a inoltrare la comunicazione, probabilmente via sms. Poi la tessera potrà essere ritirata alle Poste, a seconda della zona in cui si abita.

Tra i beneficiari della carta spesa ci sono i nuclei familiari con massimo 15mila euro di Isee e di almeno 3 persone di cui uno sotto i 14 anni, dando la precedenza ai nuclei con i componenti più piccoli.

Vengono esclusi automaticamente i percettori di altre misure di aiuto, come il reddito di cittadinanza, la disoccupazione, la cassa integrazione, l’indennità di mobilità e qualsiasi altra forma di sostegno.

La carta spesa si può utilizzare nei supermercati, negozi di alimentari e simili. Ci si può comprare ogni tipo di genere alimentare di prima necessità, escluse le bevande alcoliche. La lista comprende: pane, pasta, carne, pesce, frutta, verdura, olio, uova e moltissimi altri prodotti. La lista completa è presente nell’allegato pubblicato dal ministero della Sovranità alimentare (qui il link). Per quanto riguarda gli esercenti, invece, bisognerà chiedere se il negozio o il supermercato aderiscono all’iniziativa.

Sebbene i dati e le ricerche nazionali ed europee da anni segnalino come siano sempre più numerosi i genitori single con figli a carico in condizione di fragilità economica e a rischio povertà e attestino come  le famiglie monogenitoriali italiane siano per la maggioranza dei casi costituite da un genitore e un figlio, questa misura -come già nei mesi scorsi la iniqua decisione di togliere la maggiorazione dell’Assegno Unico  ai genitori unici e vedovi – testimonia una precisa volontà che si può riassumere in poche e amare parole: in Italia le famiglie non sono tutte uguali. E neppure lo è il loro stato di bisogno.

autore

Smallfamilies

"La redazione" del gruppo Smallfamilies aps

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