CULTURE E SOCIETÀ Notizie dall'Italia e dal mondo

Educare i più giovani all’uso del web

scritto da Laura Lombardi

Giovedì 13 marzo l’Associazione Genitori della scuola media (superiore di primo grado) ‘Quintino di Vona’ di Milano – di cui sono presidente – ha promosso un incontro dal titolo Social Media e vita digitale: uso e abuso consapevole, una proposta, tra cautele ed opportunità, sulla pervasività di smartphone e social media nella vita dei ragazzi, con l’obiettivo di creare un momento di confronto fra genitori ed ‘esperti’ sulle misure con cui rendere disponibile la tecnologia ai propri figli.

Erano presenti Annamaria Testa che, grazie alla passione per il digitale, oggi è Social Media Strategist di Telecom Italia – e Ugo Benini, socio della società di formazione The Vortex.

Gli interventi si sono incentrati sulla necessità da parte dei genitori di conoscere le piattaforme frequentate dai ragazzi, per saperli accompagnare, educare e proteggere dai pericoli rappresentati dagli aspetti ignoti o poco considerati del web.

Ugo Benini, in questo senso, ha ben illustrato dei casi di neknomination e cyber bullismo con tutti i loro effetti devastanti sulla reputazione digitale di una persona. Effetti che negli anni non scompaiono, anzi!

Come poter quindi agire, prevenire, tutelare il profilo digitale attuale e futuro dei nostri figli?

Nel corso della serata è chiaramente emerso come non sia produttivo e sensato farne una questione di controllo o di divieto, ma sia invece auspicabile stabilire un criterio di limitazione ed educazione all’uso di questi strumenti.

Ma naturalmente, per educare, bisogna conoscere.

Anche perché conoscere significa apprezzare le grandi opportunità che questi strumenti offrono, relative allo studio, alla conoscenza delle lingue, alla possibilità di costruirsi una professionalità futura…

Purtroppo invece, trovandoci di fronte ad un processo di innovazione rapidissimo, noi genitori spesso ci autoreleghiamo nel ruolo di spettatori passivi.

Non dobbiamo permettercelo!

I genitori sono e devono sentirsi parte assolutamente coinvolta in questo processo di mutamento. Dobbiamo in un certo senso ‘costringerci’ ad un aggiornamento non solo tecnologico ma soprattutto di comunicazione con i ragazzi che crescono.

Di fatto si tratta di un vero e proprio processo educativo cui dovrebbe in realtà partecipare l’intera comunità in cui i ragazzi vivono e crescono, ovvero tutti gli adulti loro conoscenti, gli insegnanti, i genitori degli amici… Questo è ciò che ci si auspica, ma certamente tutto questo potrà esistere solo a partire, in primis, dalla volontà nostra, dei genitori.

Proprio perché ritenuto di forte interesse, l’evento è stato trasmesso in diretta streaming dal sito della scuola e il video registrato. È possibile visionarlo a questo link.

Siamo infatti convinti che questa sia un’opportunità interessante di approfondimento soprattutto per chi, come i genitori smallfamilies, ha spesso meno tempo di altri per informarsi, seguire, condividere, partecipare a incontri etc

Sempre secondo quest’ottica di pensiero, contiamo di poter dare in futuro anche altre informazioni e strumenti utili su questo argomento. Per non lasciarci spaventare e per imparare ad affrontarlo e gestirlo al meglio.

image: http://www.stateofmind.it

autore

Laura Lombardi

Scrittrice, con un passato televisivo. Coordinatrice dell’area culturale ed eventi. Madre separata di una figlia, sono curatrice, insieme con Raethia Corsini, del progetto smALLbooks. Per il sito scrivo per la sezione “Magazine” e “Diario d’Autori”. Condivido con Giuseppe Sparnacci il progetto “Riletture in chiave smallfamily”.

Sono nata nel 1962, scrivo e ho un’unica adorata figlia nata nell’anno 2000. Con Susanna Francalanci ho scritto alcuni libri per ragazzi pubblicati dall’editore Vallardi e il giallo Titoli di coda, per Eclissi editrice. Per parecchi anni ho lavorato come autrice televisiva, soprattutto in Rai, soprattutto con la vecchia RaiTre. Prima ancora c’era stato il periodo russo, quello in cui ho frequentato Mosca, l’Unione Sovietica e la lingua russa.Il canto, la ricerca attraverso il suono e la voce, il tai chi, sono gli strumenti privilegiati con cui mi oriento. Amo camminare, soprattutto nel silenzio denso di suoni dei boschi dell’Alta Valmarecchia, dove ho la fortuna di avere una casa che saltuariamente apro per ospitare incontri, corsi e altre iniziative: Croceviapieve. Vivo il progetto Smallfamilies come parte fondamentale del mio percorso evolutivo.

lascia un commento