La prima esperienza è nata in Canada. Oggi in Italia sono attivi una ventina di Gruppi di parola, ossia “piccoli circoli” di bambini e ragazzi che incontrano mediatori familiari con i quali possono liberamente esprimere le emozioni e i sentimenti che vivono in merito alla vicenda della separazione o del divorzio. Le tematiche più ricorrenti sono: tristezza e paura, rabbia e confusione, il disagio emotivo, la richiesta di amore continuo da parte dei genitori, la fantasia di riconciliazione, il posto dei figli nell’intreccio familiare e il bisogno profondo di essere informati e al tempo stesso di essere tenuti fuori dal conflitto.
I centri italiani sono attivi soprattutto tra Milano e Roma. Grazie ai gruppi di parola, i ragazzi sono aiutati a trovare un senso ai cambiamenti della loro famiglia e ad avere più speranza nel futuro e a ridimensionare “la loro differenza” con le famiglie tradizionali. Leggi l’articolo su Redattore sociale.