Festival di Sanremo è da sempre sinonimo di un programma per la famiglia. Si scrive che il Festival di Sanremo 2015 sia all’insegna della normalità. Una normalità che a noi di smaALLfamilies ci è parsa “monca” o comunque fuori dal tempo, fuori taglia, fuori dal comune senso del reale. Prova ne è la partecipazione della famiglia Anania con i suoi 16 (sedici) figli.
Guardo da sempre il festival della canzone italiana e non me ne vergogno ma l’altra sera (la serata inaugurale) sono rimasta stupita e avrei voluto chiedere a Carlo Conti: non vi siete dimenticati di qualcuno, tipo di un buon 16 per cento delle famiglie italiane che sono a geometria variabile ed erano, esattamente come tutte le altre, sedute in poltrona a vedere la kermesse musicale facendo, come tutte le altre, il tifo o le “pulci”? Siamo ben lieti che sul palco sia salita la famigliaAnania, e ne siamo anche ammirati ma forse non è la rappresentante della normalità di cui il Festival di Sanremo 2015 si fa promotore. Certo, non si discute, ci vuole coraggio e impegno a crescere una famiglia numerosa, tanto più se questa è un superbigfamiliy. L’invito che vorremmo fare a Carlo Conti e allo staff del Festival di Sanremo 2015 è che se si vuole davvero parlare del Paese reale e normale, dovrebbero (e dovremmo tutti) considerare che ci vuole altrettanto coraggio, impegno, dedizione, amore a crescere anche solo un figlio in questi tempi duri e in assenza di politiche familiari adeguate, tanto più se si è genitori soli, magari monoreddito con un lavoro precario e sottopagato. L’85% delle famiglie monoparentale in Italia hanno donne come capofamiglia, spesso non ricevono aiuti dall’altro genitore (per scelta o per impossibilità a farlo) e questo si traduce in molti e sempre più casi in difficoltà, povertà, esclusione sociale. Alla luce di queste riflessioni suggeriamo a Carlo Conti di invitare sul palco del suo Festival di Sanremo 2015 anche le smallfamilies che rappresentano, insieme con altre numerose realtà associative, le famiglie a geometria variabile. E ci piacerebbe essere invitati insieme alle altre famiglie, a geometria variabile e non, perché qualunque sia la sua composizione, ogni nucleo ha dignità di “Famiglia”.
Nb. Nella seconda serata è stata ospite Charlize Theron, attrice sudafricana brava, bella, impegnata e single che ha adottato un bambino: in pochi ne parlano, ma a noi questo particolare non è sfuggito, in un Paese come il nostro dove non è ammessa l’adozione per i single.
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