Genitori immaturi, adolescenti in cerca della verità, affetti rifiutati, scontri fra linee educative, la poesia come salvezza: sono alcuni dei temi che attraversano il libro per “giovani adulti” Apple and Rain scritto dall’irlandese Sarah Crossan – già autrice di diversi libri per bambini premiata con diversi riconoscimenti in Inghilterra. Questo è il suo primo testo tradotto in italiano ed è Feltrinelli ad averlo pubblicato con la traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana.
Il romanzo racconta la storia di Apple, bambina che all’età di tre anni viene abbandonata dalla madre Annie che parte per l’America inseguendo un sogno da attrice e la lascia alla nonna Nana, mentre il padre in pratica sparisce creandosi un’altra famiglia con una donna che non vuole includere la bambina nella sua vita. Quando Apple ha tredici anni ecco che però la madre ricompare, tanto improvvisamente quanto era scomparsa. Le si presenta travestita da taxista all’uscita da scuola, dicendole che la nonna sta male.
Apple, adolescente che sta vivendo le tipiche sensazioni di disagio e di inadeguatezza della sua età, e che fatica ad arginare il carattere apprensivo e un po’ rigido della nonna, vive questo ritorno con grande entusiasmo. Ma la mamma non ricompare sola. Apple ha una sorellina.
Il libro è stato presentato dalla traduttrice italiana durante il programma di Radiotre Fahrenheit nella puntata di venerdì 17 giugno e l’intervista con la traduttrice del romanzo è molto interessante. Evidenzia infatti i tanti spunti tematici che questo libro implicitamente propone e che riguardano molte famiglie di oggi, spesso complesse nei loro rapporti interni.
Cercando di sintetizzare:
- È importante ritrovare la propria madre biologica anche se si è vissuta tutta l’infanzia con altre persone come riferimento affettivo-autorevole?
- Chi sono i genitori che crescono un bambino? Le persone che se ne occupano o i genitori biologici?
- Famiglie allargate e ricomposte dove si riesce a ricomporre un equilibrio nei rapporti contro famiglie allargate, ricomposte in cui i figli o i precedenti compagni o coniugi vengono rifiutati. Non sono casi rari, purtroppo.
- Chi ha cresciuto la bambina (la nonna) cercando di darle principi sani e linee guida etiche precise è vissuta come un presenza ingombrante. L’altra (la mamma), anticonvenzionale, giovanile, che la porta a pranzo in posti lussuosi, è una figura affascinante. Che ben presto si rivela essere in realtà lei stessa di fatto ancora quasi un’adolescente in cerca del suo equilibrio.
Questa contrapposizione fra le due figure di riferimento del romanzo riporta a una tematica molto ricorrente nelle famiglie contemporanee, soprattutto nel caso in cui vi siano genitori che non vivono più insieme. Il genitore presente solo occasionalmente risulta spesso essere più interessante, attraente, proprio perché portatore di ore di svago e di uscite divertenti dalla routine.
- Genitori immaturi (mamma) contro genitori apprensivi, ingombranti, iperprotettivi (nonna). Ovvero molto spesso oggi la misura media, del buon senso, dell’esserci senza eccedere, è una misura rara.
- Genitori immaturi e bambini responsabili: Apple scopre da sola che non si è davvero in grado di ricevere amore fintanto che non si impara a darlo. E l’occasione di dare amore è rappresentato da Rain, la sua sorellina. La convivenza forzata con lei la costringe ad essere responsabile di fronte a una madre che non è in grado di farlo.
- Il ruolo fondamentale che può avere la scuola: Apple riconosce se stessa anche grazie all’aiuto di un professore che ama la poesia. E la poesia diventa lo strumento attraverso cui Apple legge la realtà. Il professore riesce a passarle il concetto che la poesia è verità. Così Apple scrive poesie e trova se stessa.
- Il ruolo deleterio che può avere la scuola quando diventa un ring, un luogo in cui sempre più gli adolescenti devono affrontare situazioni competitive.
Luisa Agnese Dalla Fontana la vede come una caratteristica molto inglese e poco italiana. Sostiene che secondo lei, in Italia, il rapporto di solidarietà fra gli adolescenti sia ancora forte e prevalente rispetto alla competizione.
Speriamo abbia ragione, perché in molti casi si è potuto verificare come questa tendenza stia prendendo piede anche da noi.