Lo scandalo recente è la frustrazione del “Comandante”, un ristoratore romano stanco di dover assistere impotente alla “maleducazione” dei bambini da 0 a 5 anni; invita così i genitori a non portarli nel suo locale.
Ora ammesso che non si possano richiedere i documenti di nessuno, tantomeno di un minore,mi domando come impedirà alla sua clientela con prole di entrare nel locale…poteva ad esempio indicare in che modo fruire del suo servizio senza discriminare neonati e neogenitori. Fortunatamente per noi è una tendenza che non paga!
In Italia dove continuano a trattarci da miseri oggetti di consumo, dove chi fa carriera rinuncia alla famiglia, dove se resti incinta vieni licenziata…
Tanti plaudono a gesti come questo del ristoratore e invocano AREE FREE KIDS!
Come se stare senza bambini significasse maggiore tranquillità per tutti e come se a schiamazzare impunemente fossero solo i neonati.
Io vorrei ad esempio un ristorante senza partite di calcio e boati conseguenti, o feste di compleanno in cui senza preavviso cala la penombra in tutta la sala, dove non si senta il rumore dei piatti che vengono lavati in cucina o i tavoli strisciati per essere uniti all’occorrenza dei consumi.
La verità è che un ristorante in cui ci sono neonati è un ristorante pulito ed affidabile sotto l’unico punto di vista che lo distingue da un altro: il cibo. Un ristorante che propone un menu bimbi non pone dubbi in merito alla freschezza del proprio prodotto.
Un ristorante che propone un area giochi indica una attenzione in termini igienici.
E che io sia un genitore o meno voglio che il mio piatto sia pulito e il cibo fresco.
Perciò l’unica cosa davvero imbarazzante è la politica commerciale di questo ristoratore.
I nostri cugini americani non fanno sentire in colpa i neogenitori, ma anzi hanno creato un intera catena di Ristoranti da 0 a 10 anni Kidfresh sta andando benissimo, si sta espandendo negli aeroporti americani ed ha appena firmato una collaborazione con la Disney.
In Francia a Parigi esistono diversi spazi PARENTS-FRIENDLY come la Cowork-Creche: ovvero una superficie di 300 mt2 per il Co-Working con asilo incluso e pacchetti giornalieri o orari, insomma il massimo della flessibilità.
E per mangiare in pausa pranzo?
Happy Families un centro economico e polivalente con ristorante, bar, centro estetico, offerte sportive e atelier per bambini, consulente del lavoro per genitori, ecc.
Insomma ognuno nella propria mangiatoia può fare tutte le rievocazioni storiche che vuole, ma la verità è che i bambini restano il futuro e sono un indicatore di qualità.
p.s. la foto è stata scattata fuori da un pub a Parigi e con umorismo invita i genitori a tenersi stretti i bambini, perché “i minori incustoditi verranno venduti al circo”.