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I bambini sanno, il film di Walter Veltroni. La nostra recensione

scritto da Laura Lombardi

I bambini sanno, film diretto da Walter Veltroni è stato proiettato al cinema Anteo di Milano il 20 aprile. All’anteprima erano presenti, tra il pubblico, molte autorità cittadine e buona parte della Milano civile e socialmente impegnata. Noi di Smallfamilies eravamo tra gli invitati dell’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino del Comune di Milano, che ringraziamo di cuore.

I bambini sanno è un film di cui si è detto, si è scritto, si dirà e si scriverà molto perché è bello, commovente, divertente, appassionante. Perché è concepito sul solco di un’idea di fondo molto giusta e condivisibile. I bambini possono soltanto essere “rovinati” dagli adulti.

I bambini hanno uno sguardo diretto, una percezione delle cose corretta ed oggettiva, e ancora credono che il libero arbitrio davvero esista, anche se non sanno definirlo. I bambini hanno ancora intatta quella fantasia innata che non solo consente di poter avere e credere nei sogni, ma permette di immaginare che la propria creatività possa essere a servizio di un mondo dove le diversità convivono come una ricchezza comune da proteggere e tutelare. Dove è possibile che ognuno sia quello che è, ovvero diverso, unico.

Il film è composto da interviste a 39 bambini montate in modo alternato, incrociato seguendo il filo di macrotemi tra cui la perdita, l’amore, Dio, l’omosessualità, i desideri…

C’è stata ovviamente una volontà di fondo di rendere un quadro il più possibile completo e veritiero. E in questo quadro veritiero emerge chiaramente che in gran parte i bambini oggi vivono all’interno di smallfamilies, di famiglie “a geometria variabile”, come ci piace definirle. E questi bambini raccontano le loro famiglie anche in questo caso serenamente, oggettivamente. Senza pregiudizi.

I bambini sanno. Punto. È vero. E noi adulti in genere li “roviniamo”, formandoli ad essere adulti che sanno qual è la soluzione migliore, il pensiero ideale, il modello vincente. Ma forse non è questa la strada giusta, forse dobbiamo smetterla. Riflettiamoci.

autore

Laura Lombardi

Scrittrice, con un passato televisivo. Coordinatrice dell’area culturale ed eventi. Madre separata di una figlia, sono curatrice, insieme con Raethia Corsini, del progetto smALLbooks. Per il sito scrivo per la sezione “Magazine” e “Diario d’Autori”. Condivido con Giuseppe Sparnacci il progetto “Riletture in chiave smallfamily”.

Sono nata nel 1962, scrivo e ho un’unica adorata figlia nata nell’anno 2000. Con Susanna Francalanci ho scritto alcuni libri per ragazzi pubblicati dall’editore Vallardi e il giallo Titoli di coda, per Eclissi editrice. Per parecchi anni ho lavorato come autrice televisiva, soprattutto in Rai, soprattutto con la vecchia RaiTre. Prima ancora c’era stato il periodo russo, quello in cui ho frequentato Mosca, l’Unione Sovietica e la lingua russa.Il canto, la ricerca attraverso il suono e la voce, il tai chi, sono gli strumenti privilegiati con cui mi oriento. Amo camminare, soprattutto nel silenzio denso di suoni dei boschi dell’Alta Valmarecchia, dove ho la fortuna di avere una casa che saltuariamente apro per ospitare incontri, corsi e altre iniziative: Croceviapieve. Vivo il progetto Smallfamilies come parte fondamentale del mio percorso evolutivo.

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