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Il Censimento in pillole: poco si sa sui monogenitori

Il 9 Ottobre 2011 è la data a cui si riferiscono le informazioni raccolte dal 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, a due anni e mezzo di distanza cominciano ad essere noti i primi dati definitivi. Istat li ha diffusi , attraverso il documento “Censimento in pillole”, ma dovrà passare ancora del tempo per avere a disposizione tutti i dati raccolti.

Purtroppo, le informazioni relative alle smallfamilies (o famiglie monogenitoriali, seguendo il linguaggio statistico), non sono ancora consultabili nella banca dati dell’Istat. I dati ad oggi disponibili sottolineano in generale come le famiglie italiane stiano mutando per composizione e caratteristiche ad un ritmo sempre crescente. Tre aspetti sono alla base del cambiamento: l’incidenza di separazioni e divorzi, il notevole aumento delle famiglie unipersonali, cioè composte da un unico componente e, conseguentemente, la crescita del numero delle famiglie italiane. Le tre dinamiche sono riscontrabili su tutto il territorio nazionale, ma in forma più moderata nell’Italia meridionale e insulare.

Nei dieci anni trascorsi dal precedente censimento il numero di separati e divorziati è quasi raddoppiato, passando da 1,5 a 2,6 milioni; la metà ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni.

Il numero delle famiglie è in crescita, un trend ormai storico, che ha portato ad un aumento del 54 per cento negli ultimi quarant’anni. Nel 2011 le famiglie sono 24,6 milioni, 2,8 milioni in più rispetto al 2001.

Le famiglie sono sempre di più anche perché composte da sempre meno persone, il numero medio è 2,4 persone. Da un lato diminuiscono le famiglie numerose (5 o più componenti) e dall’altro si assiste ad un boom delle famiglie unipersonali, che ormai rappresentano un terzo del totale delle famiglie.

Per quanto riguarda la condizione abitativa, viene confermato la diffusione delle case di proprietà, le famiglie che possiedono la casa in cui vivono sono il 72,1 per cento quelle in affitto il 18 per cento mentre il restante 9,9 per cento usufruisce dell’abitazione dove risiede a titolo gratuito o a titolo di prestazione di servizio.

La grandezza dell’abitazione a disposizione delle famiglie, aumenta leggermente, passando da una media di 36,8 a 40,7 mq.

Il rapporto Istat evidenzia, inoltre, il forte aumento della popolazione straniera, le famiglie con almeno un componente straniero aumentano in dieci anni del 172,1 per cento, 3 su 4 sono composte esclusivamente da cittadini stranieri, in totale 1.357.341. Le famiglie straniere, rispetto a quelle italiane, si distribuiscono maggiormente sui due estremi opposti, con percentuali superiori sia di famiglie unipersonali, che di famiglie numerose.

Leggendo invece ilRAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE” si apprende come nel 2011 si confermi il trend decrescente dei matrimoni: sono pari a 204.830 contro i 217.700 del 2010. Le separazioni sono state infatti 88.797 e i divorzi 53.806. Rispetto al 2005 le separazioni sono aumentate di circa l’8 per cento e i divorzi del 14,4 per cento.

In Italia, nel 2012 le famiglie con almeno un componente di età compresa tra i 15 ed i 54 anni sono 16,4 milioni, di cui 2,3 milioni (13,4 per cento) sono composte da individui che non hanno una occupazione.

I monogenitori rappresentano nel 2012 il 15,3 per cento del totale dei nuclei familiari.

Rispetto al 2011, e questo è un dato che si vuole evidenziare, peggiora la condizione dei monogenitori (dal 5,8 per cento al 9,1 per cento ) e con membri aggregati (dal 10,4 per cento al 13,3 per cento), per i quali l’incidenza di povertà assoluta ha ormai oltrepassato il valore medio nazionale.

Foto: Maria e Giuseppe si presentano a Quirinio per il censimento. Istanbul, mosaico bizantino, circa 1315-1320.

autore

Flavio Pellegrinuzzi

Il suo interesse principale è la mobilità, il modo con cui ci si sposta in città. Sociologo, ricercatore, fissato con lo studio della metropoli che cambia, per smallfamilies si occupa dei questionari online.

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