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Il piccolo principe 2.0 ricomincia da una smallfamily

scritto da Raethia Corsini

Il Piccolo Principe 2.0 trova la sua collocazione nel Terzo Millennio grazie al nuovo film cartoon di Mark Osborne. È uscito nelle sale il primo giorno dell’anno 2016 (in Italia, doppiato da un bel manipolo di bravi attori nostrani) e la novità non è ovviamente la storia, ben nota e tratta dal racconto omonimo di Antoine de Saint-Exupéry, ma il contesto nel quale il racconto viene inserito: un ambiente “metropolitano efficientista” per nulla fiabesco nel quale vive – segno dei tempi – una perfetta smallfamily composta da una madre single (doppiata da Paola Cortellessi) e da sua figlia in età scolare. Una madre lavoratrice, manager, superorganizzata, superimpegnata, superistruita, superaffermata e con le idee chiarissime sul futuro (presente) della figlia: una carriera di studi al top, una carriera professionale al top, una vita al top…e al metronomo. Tutto programmato in modo…efficiente, chissà forse anche per quel timore che prende (soprattutto?) le madri sole (e i padri soli) di non fare/essere mai abbastanza. Comunque sia, tutto è pianificato per quella bimba, tranne l’infanzia che si smarrisce tra libri e doveri. Ma come in ogni trama che si rispetti qualcosa nel planning della supersinglemum, non funziona. O meglio: l’intoppo non previsto diventerà la chiave per una nuova libertà. E l’imprevisto è un vecchio ed eccentrico aviatore (doppiato da Toni Servillo) che abita in una sgarrupatissima casa fatiscente (molto amata dagli uccellini) di fianco all’asettica abitazione post-moderna dove, invece, vivono la supermadre e la superfiglia. Con un’affascinante scelta stilistico-narrativa gli autori ci fanno uscire dalla contemporaneità ed entrare nel passato e viceversa senza soluzione di continuità: la fiaba del piccolo Principe si anima dai fogli del libro, disegnati con l’antico tratto dell’opera originale, e dialoga con la bambina-cartoon-metropolitano che, attraverso le pagine del diario dell’aviatore e i suoi disegni, scopre le esperienze di quell’omino svitato e il racconto dei viaggi del Piccolo Principe in altri mondi contribuiscono a creare un legame tra lei e quel buffo vecchio signore, suo vicino di casa. Possiamo solo dire che affronteranno insieme una straordinaria avventura, al termine della quale la madre comprenderà qualcosa che non aveva considerato e la bambina avrà imparato ad usare l’immaginazione e a ritrovare la sua infanzia. Perché, come dice l’aviatore: il problema non è diventare grandi, ma dimenticare.

Consigliato soprattutto ai genitori. Parola di zia. 😉

Il trailer

La canzone principale

La colonna sonora

https://youtu.be/I0z9boqWD40

Il backstage

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Il libro

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autore

Raethia Corsini

Giornalista, autrice, consulente di comunicazione. Figlia di smallfamily, sposata, childfree ma con un numero imprecisato di "figli che mi adottano" e zia di due bimbe bionde alle prese con due genitori separati, per Smallfamilies® sono responsabile di linea e contenuti editoriali del sito, referente per la stampa e sono curatrice, insieme con Laura Lombardi, del progetto editoriale smALLbooks.

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