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In vacanza con mia figlia o con “la mia amica”?

scritto da Carla di Quinzio

Riceviamo e la nostra consulente risponde

Gentile Carla, sono un padre separato che vede la propria figlia di otto anni di rado perché vive lontano con la mamma. Questo anno vorrei fare con lei qualche giorno di vacanza invitando anche una mia amica, una mamma separata con la quale ho iniziato da poco una relazione. Ho provato ad accennarlo a mia figlia che mi ha detto di non voler venire con noi. Come mi devo comportare? Da una parte, vorrei passare del tempo con mia figlia, dall’altra non me la sento di rinunciare a qualche giorno di vacanza con questa mia amica molto particolare per me. Non so cosa fare. Massimo

Gentile Massimo, non è facile con i pochi dati che fornisce dare una risposta univoca, provo quindi a ipotizzare diversi scenari in cui potrà riconoscersi per agevolarla nella scelta.

Innanzitutto mi sembra importante che i genitori si confrontino e si sostengano; la mamma di Sua figlia, che in questo caso vive la quotidianità, ha sicuramente il polso della situazione per capire se è il momento giusto, e in questo caso potrà aiutarla rassicurandola, ovvero se è opportuno rinviare questa esperienza per diverse ragioni soggettive esclusivamente nell’interesse della bimba.

In secondo luogo vorrei tranquillizzarla dicendo che mi sembra abbastanza prevedibile e tutto sommato sana la reazione di una bambina di 8 anni che probabilmente sta cercando di capire che cosa accade e che ricadute ci saranno per lei, è come se chiedesse: “Chi sono io per te? Mi vuoi ancora bene?”.

Allora è necessario misurarsi a questo livello della relazione per esempio proponendole un luogo adatto alle sue esigenze di gioco e di svago, assicurandole nel contempo che ci saranno momenti della vacanza in cui il papà si dedicherà esclusivamente a lei; in altre parole occorre far sì che ella sappia di essere una presenza importante per Lei.

Se, come mi sembra di capire, la bimba non conosce la Sua nuova compagna, sarebbe opportuno organizzare un incontro per permettere a entrambe di familiarizzare almeno un po’ prima di partire.

Ricapitolando tutti gli adulti devono assumersi la responsabilità della decisione prendendo le precauzioni necessarie, in nessun modo si dovrà far sentire il peso della scelta alla bambina.

Nel caso in cui si decida di partire tutti insieme, l’esperienza mi insegna che, nonostante gli accorgimenti e le buone intenzioni, bisogna mettere in conto momenti di opposizione che purtroppo spesso sono vissuti dagli adulti comecapricci da correggere, in realtà il bambino sovente ha modi goffi per manifestare il proprio disagio e vuole semplicemente essere accolto.

Purtroppo le reazioni degli adulti oscillano fra prese di posizioni rigide, condite con punizioni e castighi, oppure accondiscendendo a ogni richiesta del bambino; a volte alternando momenti di severità eccessiva ad altri di lassismo estremo, generati, questi ultimi, da ingiustificati sensi di colpa.

In entrambi i casi, oltre a non fare l’interesse del bambino, si mettono le basi per una vacanza d’inferno per tutti.

I bambini infatti hanno una vitale necessità di essere contenuti e di sperimentare il limite e quando non lo trovano inizia un’escalation difficile da fermare.

Infine è necessario chiedersi se la nuova coppia è in grado di reggere la complessità o se è preferibile, in una fase iniziale della relazione, tenere separate le esperienze e scegliere di dedicare due brevi periodi di vacanza esclusivi, uno alla figlia e uno alla compagna.

Sarebbe spiacevole, da un lato minare una storia sul nascere, che ha bisogno di attenzioni e di tempi di intimità affinché la coppia si consolidi e sia in grado di cogliere la bellezza che la famiglia allargata è in grado di esprimere, nonostante le inevitabili fatiche, dall’altro sciupare una preziosa occasione di incontro con la figlia che vive lontano.

autore

Carla di Quinzio

Filosofa, faccio parte dell’Associazione PHILO pratiche filosofiche e dei servizi convenzionati con l’associazione Smallfamilies®. Sono tra le fondatrici dello “Sportello per madri e padri soli”, iniziativa nata in partnernariato con Smallfamilies®. Per questo sito scrivo consigli/interventi/risposte/ per l’area “Corpo-Spirito-Mente”.

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