STORIE

La coppia single e la doppia casa

scritto da Donatella Masiero

Quando nel mezzo del cammin di loro vita due single divorziati si incontrano per volere del destino e si piacciono, la sorte stessa li esorta a seguire quella diritta via che sembra irrimediabilmente esser smarrita.
Una valanga di euforico ottimismo si impossessa delle loro menti e dei loro cuori. Crolla il muro delle difficoltà: il lavoro di entrambi, la presenza di figli adolescenti, la lontananza, i lunghi viaggi per incontrarsi “a metà strada”. Il desiderio di una nuova vita insieme traccia già gli scenari del loro futuro.
Ma come sarà realmente questa vita e dove e quando?
Incredibilmente il problema di programmare nei dettagli una convivenza, pur complicatissima, sembra non essere poi così determinante.
L’importante è ridurre presto le distanze, far crescere il rapporto e mettersi alla prova.
La lontananza, per necessità oggettive, dura però alcuni anni, nel corso dei quali anche i rispettivi figli si frequentano e si conoscono.
Il primo decisivo passo di avvicinamento logistico è compiuto da “lei” che ha una sola figlia e che, comunque, è già sradicata dal suo luogo di origine per motivi lavorativi.
Il comune sentire stabilisce che la situazione complessiva della sua vita sia più leggera.
Qualcuno la definirà poi addirittura fortunata!
Lui inizialmente le offre la preziosa informazione circa una sede di lavoro libera vicino alla città in cui abita, e si offre di aiutarla nel trasloco e nella ricerca di un’abitazione.
Una nascosta “prudenza” caratterizza inequivocabilmente le scelte di entrambi e il loro comportamento esplicita gli inconfessati reciproci timori di un salto nel buio.
Quindi meglio vicini, ma ognuno a casa propria!
Sembra opportuno non sviscerare troppo la questione e verificare nel tempo la tenuta della scelta fatta.
I due single sono separati fisicamente da una trentina di chilometri, due case e tanti impegni che li rendono liberi solo nei fine settimana, quando la casa di lei accoglie lui con i suoi due figli, nello scomporsi e ricomporsi non certo facile di una famiglia intermittente formato large.
Intanto gli anni passano, ne passano tanti, ma la “coppia single” non muta la sua duplice fissa dimora.
Perché non abitare insieme?
Alla domanda ricorrente di amici e parenti, lui e lei non sanno e non vogliono rispondere o rispondersi.
È la vita nel suo progressivo manifestarsi, con le sue carezze e con i suoi schiaffi ad imporre uno status che non concede forzature e deviazioni.
Con il trascorrere del tempo, gli eventi manifestano infatti molto chiaramente ciò che è importante imparare al fine di evitare quei rischi nei quali si incorre irrimediabilmente ogni volta che la vita stessa vuole farne sua un’altra.
Con estrema fiducia nel viaggio intrapreso, la coppia mantiene dunque quel tacito, amorevole e docile consenso che dura da ventisei anni.
Conserva gelosamente una complicità che non pretende, che non ama indagare ed indagarsi, che non vuole vincere le differenze, le divergenze, i pensieri dissimili, che non vuole nemmeno le parole, perché spesso le parole sono le nemiche peggiori dei pensieri stessi e delle azioni.
Nella tacita ricomposizione dei contrasti e delle dissonanze, agevolato dal tempo e dal silenzio, l’esercizio caparbio della volontà di stare insieme per mantenere una promessa mai pronunciata, permette dunque, sia a lui che a lei, di conservare e capitalizzare al meglio un tesoro tutto personale ma condiviso. I due re-imparano continuamente ad accettare ogni trasformazione della loro esistenza senza pregiudizi, condizionamenti inutili, convenzioni e forzature, mantenendo l’equilibrio generoso e comprensivo dell’incontro, presente già agli esordi del rapporto.
Questo reciproco dono, che lascia ad entrambi la libertà personale dell’autodeterminazione, si è rivelato nel tempo il modo più congeniale per andare avanti.
Nel lasciare la sua vecchia abitazione, infatti, lui non valica i suoi confini esistenziali, e non va a vivere da lei.
Non rompe la divisa coniugalità stabilizzata dalla consuetudine.
La particolare antitesi conservativa che la contraddistingue, a dispetto del tempo, e delle difficoltà, continua ad essere scrupolosamente preservata.
Certamente le complicanze dell’età che avanza metteranno ancora a dura prova il rapporto degli irriducibili e continueranno ad insinuarsi nel loro spazio vitale.
Ma la condizione migliore scelta dai due single per vivere uniti rimane, ancora, quella di sentirsi sempre lontanamente vicini, liberamente e generosamente vincolati, disinteressatamente interessati, sempre presenti nella moltitudine delle solitudini scelte, fiduciosi nelle loro rispettive e diverse vite che nascono molto lontano e che si conoscono solo per caso.
Sono le vite che hanno rispettato e che non li tradiranno mai.

autore

Donatella Masiero

Insegnante, vive in Liguria, ha una figlia. Già autrice di uno dei racconti pubblicati su smALLhome, terzo titolo della collana smALLbooks for smallfamilies (Editore Cinquesensi).

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