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L’attestato di famiglia monogenitoriale

scritto da Maria Garofalo

Simona ci ha scritto: «mia figlia e’ stata riconosciuta dal padre, che vive però a 400km da noi e si e’ rifatto una famiglia. Per accedere ad una scuola pubblica vicino alla residenza non mia ma dei miei genitori, che mi darebbero una mano andando a prendere la bimba all’uscita di scuola, acquisterei molti punti per il fatto di essere una famiglia monogenitoriale, altrimenti non avrei nessuna chance di accedervi, ma il punto e’: come dimostrarlo?»

Prima di rispondere direttamente a Simona, mi preme precisare cosa succede quando una coppia non coniugata si separa.

Di solito nello scioglimento della famiglia di fatto,dal momento che l’unione della coppia si scioglie liberamente, l’intervento del giudice è limitata alla presenza dei figli minori. In questo caso è sempre auspicabile un accordo tra le parti che regolino:

– l’affidamento del figlio;

– il suo collocamento;

– il contributo di mantenimento;

– l’assegnazione della casa;

– le modalità di visita tra genitore non collocatario e figlio.

L’accordo, mediante un ricorso congiunto, verrà ratificato dal Tribunale Ordinario del luogo di residenza del minore (e non il Tribunale per i Minorenni). Qualora non si dovesse raggiungere l’accordo, si potrà presentare ricorso al Tribunale perché decida in ordine ai punti sopra indicati.

Il ricorso al Tribunale è importantissimo, in quanto solo alla presenza di un provvedimento giudiziale si ha l’attestato di famiglia monogenitoriale”, cioè si viene considerata dalla legge famiglia composta da un solo genitore con figlio a carico e questo permetterà l’accesso alle agevolazioni riconosciute e messe a disposizioni in questi casi da Comuni, Province e Regioni.

Ne consegue che Simona, per poter accedere alla scuola pubblica, dovrà adire l’Autorità Giudiziaria Ordinaria ( con o senza il consenso dell’ex compagno) per chiedere la regolamentazione dei rapporti padre – figlia.

Simona purtroppo non ci dice se il padre contribuisce al mantenimento e si interessi alla figlia. Nell’ipotesi di un atteggiamento pregiudizievole del padre, il genitore convivente con il minore può adire il Tribunale per i Minorenni per chiedere di limitarne la responsabilità genitoriale o addirittura, nei casi più gravi, la decadenza.

autore

Maria Garofalo

Avvocata del Foro di Milano e madre di un giovane uomo, mi occupo da tempo di diritto di famiglia e di minori. Ho seguito un corso di psicologia, che si è rilevato un ottimo strumento per sondare quel vissuto di maltrattamenti e violenze di solito taciuti dai soggetti più deboli. Faccio parte della rete dei servizi convenzionati con l’associazione Smallfamilies®.Già autrice del racconto “Un Natale particolare” per l’antologia smALLchristmas, per questo sito scrivo su questioni relative al diritto di famiglia.

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