STORIE

Lorenzo • La doccia con Battisti

scritto da Lorenzo De Vizzi

Quando faccio la doccia sono solito mettere una canzone per cronometrarmi. È un’abitudine che ho preso a tredici anni, l’ultimo delle medie. Il bagno è in solaio, il piano occupato da mia madre, e uno stereo (che si trova ancora lì) faceva la guardia a questa corposa collezione di CD. Uno di quelli a cui ero più affezionato, ieri come oggi, è Una giornata uggiosa di Lucio Battisti, e mentre iniziavo a far scendere l’acqua nell’attesa si scaldasse nemmeno un buco per affittasi iniziava a farmi compagnia. E che compagnia! Niente di meglio che una doccia calda e voci antiche.

Antiche di un’epoca astratta, quel mare magnus che da Hiroshima a Berlusconi I mi ammaliava coi suoi ricordi di chi c’era stato ed era ancora con me, a parlarmi di tempi che il mistero della vita mi aveva fatto mancare per un soffio. Perché questa sensazione di essermi perso molto, forse tutto, l’ho avuta in grembo e in testa da che ho iniziato a pensare. Un pensiero indipendente dalla dottrina catastrofica che imperversa nel paese dalla fine dello scorso millennio, quanto semmai uno stupore e tremore di fronte a quella mole di Storia di dati di fatti e di persone così maestosa che nemmeno l’imperatore Meji tirato a lucido poteva sognarsi di addomesticare. Ci si accontentava di briciole, ma era più il piacere del privilegio che la coscienza dell’occasione perduta.

L’acqua scende e il disco va avanti, avanti parecchio perché le mie docce erano lunghe, meticolose e dispersive, al punto catastrofico (per la natura) di certe volte in cui finivo di asciugarmi al nastro rosa. Oggi le cose sono cambiate, ho dovuto velocizzarmi e adesso mi accontento di una canzone sola, che non vada in loop più di due volte. Proprio stasera era Ferretti a farmi compagnia, e il Curami che nelle U, A e I più alte squarciava lo scroscio e si faceva sentire appena, ululato emiliano nella notte lombarda. Perché è tardi, i vicini si svegliano e non è un pomeriggio d’estate in cui posso far trionfare il basso di Mingus col volume alla campana.

autore

Lorenzo De Vizzi

Classe 1994, studente universitario con il vizio della penna. La mia smallfamily: io, mia madre single, mia nonna (materna). Già autore di un racconto dell’antologia smALLchristmas, primo titolo della collana smALLbooks (Cinquesensi Editore), su questo sito scrivo anche per la sezione “Diario d’Autori”.

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