Lula ha cambiato casa in seguito alla separazione dei genitori e ora vive, con la mamma e le sorelle, in un luogo che non riconosce e che non accetta così come non accetta che la loro vita abbia preso una piega diversa. Vorrebbe tornare indietro, fermare le cose, aprire gli occhi e sperare che si sia trattato di un sogno. Ma non si può. La mamma e le sorelle a lei sembrano assurde. Le vede appropriarsi dei nuovi spazi quasi come se niente fosse. Le osserva rabbiosa e decide che non ci sta. Si arrampica sul letto a castello e, in segno di protesta, si chiude nella sua torre ideale per segnare una distanza definitiva da quel mondo che non le corrisponde.
Decide che non scenderà mai più. Finché vede un gatto sul tetto di fronte, in pericolo. Comprendere che la sorte del micio possa dipendere da lei sposta la sua attenzione e la conduce ad agire. E l’operazione del rocambolesco salvataggio da lei avviata sarà il transito verso la sua pacificazione interiore.
Ognuno, adulto o bambino, ha necessità di trovare i propri tempi e i propri modi per elaborare ed accettare le novità che scardinano il sistema consolidato dei propri rapporti familiari. Bisogna rispettarli tutti con amore, con tenerezza, esercitando l’arte della comprensione, dell’ascolto e dell’attesa. Senza prevaricare.
Lula sul letto è un bel modo per raccontarlo ai bambini e per ricordarlo agli adulti.
Lula sul letto è un albo illustrato di recente uscita, scritto e illustrato da Silvia Oriana Colombo e pubblicato da LO (leggi: hello), casa editrice nata all’interno di Officina Libraria, editore milanese che pubblica libri d’arte da una decina d’anni.
L’esperienza di editori d’arte credo che abbia contato molto nella decisione di pubblicare questa autrice, visto che si tratta del suo primo libro. Il tratto del suo disegno è infatti decisamente particolare, al pari della storia. basata, come dichiarato da lei stessa, su un’esperienza personale. E le due componenti, testo e illustrazione, convivono in quel raro giusto equilibrio che trasforma il libro in un’”opera”.