Shoop Shoop Song mi ha sempre messo di buon umore, mi ricorda mia figlia da piccola che correva nel cortile della masseria, durante le vacanze estive, insieme ad altre sirenette del suo pari. E poi un po’ di sere fa l’ho risentita come base dei titoli di coda di un film che, anch’esso, mi ha messo di buon umore.
Mermaids: Cher, la signora Rachel Flax, Winona Ryder giovanissima, Charlotte, sua figlia maggiore, Christina Ricci bambina, Kate, sua figlia minore, Bob Hoskins padre adottivo mancato, malgrè luì.
E mi ha messo di buon umore non solo per la bambina con la zucca di Halloween in testa o per il divertente dissidio tra l’origine ebraica della small family della signora Flax e l’intrippamento cattolico quaresimale e punitivo di Charlotte che vuole prendere i voti, o ancora per i teneri tentativi di Bob Hoskins di indurre Rachel ad aderire ad un assetto familiare attraverso il cenare tutti insieme attorno a un tavolo e non sparsi per la casa.
La vera ragione del mio buon umore, forse, sta nel racconto di una small family che è tale non per necessità o a causa di una triste storia di relazione andata a male. Rachel vuole fortemente e difende strenuamente, contro tutti e tutto, la propria inclinazione a essere a capo di una small family, una monogenitorialità deliberata e non subita. Due figlie avute da due padri scomparsi nel nulla, diciotto residenze in diciotto Stati cambiati, uno per ogni storia finita. E non cede nella propria idea di libertà neanche quando a capodanno, travestita da sirena, Bob Hoskins le chiede di sposarlo. Anzi, per tutta risposta, quasi si porta a letto il giovane Joe, tuttofare del convento di suore, e di cui su figlia Charlotte è invaghita.
E senza happy end ma neanche sad end. Un finale normale, ossia una normalità quotidiana di una madre in relazione con due figlie di due età diverse, un uomo che le fa la corte, un lavoro precario e quanto di più normale e allo stesso tempo originale lo scenario della vita ti dispiega davanti, ogni giorno.
How about the way he acts
Oh no! That’s not the way
And you’re not listenin’ to all I say
And if you wanna know if he loves you so
It’s in his kiss
That’s where it is
(ispirato al film Sirene, 1990)