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Parola d’ordine: fluidità

scritto da Laura Lombardi

Nel titolo del libro a tre firme Sociologia della vita famigliare, recentemente pubblicato da Carocci, non compaiono né la parola Famiglia né quella Famiglie.

E già questo ci è sembrato molto significativo. E le sue 228 pagine non hanno deluso le aspettative.

Sono interessanti e ci trovano in sintonia.

Dando per scontato che la fluidità delle relazioni affettive sia ormai tale per cui anche parlare di Famiglie invece che di Famiglia rischi comunque di escludere alcune tipologie di legami qualitativi di vita domestica, ecco che le autrici mettono infatti l’accento su come sia la quotidianità del “fare famiglia” e il suo continuo divenire a farci percepire come siano le stesse persone a definire, attraverso le loro pratiche, le loro scelte e i loro contesti di azione, che cosa intendono per relazioni familiari e come quindi questo venga comunicato all’esterno.

L’analisi proposta dal libro per cercare di inquadrare e definire le nuove forme di vita familiare contemporanea parte proprio dalle pratiche quotidiane e dalla lettura delle famiglie come campi sperimentali di relazione.

E sebbene il libro sia stato scritto prima dell’inizio dell’attuale straniante situazione di distanziamento, sebbene oggi la quotidianità sia per tutti decisamente alterata, uno dei punti nodali trattati assume proprio oggi maggiore evidenza. Si tratta del tema “bambini”. I bambini comunemente individuati come soggetti centrali nella definizione del fare famiglia laddove gli stessi sono di fatto dei soggetti invisibili, depoliticizzati, privatizzati, privi di attenzione pubblica poiché nella nostra società si considera l’infanzia come una questione interna, totalmente a carico delle famiglie.

Si è visto molto bene, in questo periodo, come i bambini non vengano considerati, come siano assenti. Assenti ora e sempre.

Che cosa si aspettano e si augurano, in conclusione le autrici? Che in un ripensamento globale si possa fare politica e creare servizi tenendo conto della pluralità e della fluidità della vita relazionale familiare.

Come stiamo dicendo da anni anche noi di Smallfamilies.

Uno dei capitoli del libro è peraltro intitolato “Famiglie a geometria variabile”. E considerato che noi siamo stati i primi  in Italia ad usare questa espressione diversi  anni fa per definire il nostro campo di interesse e di azione, ci sentiamo nello stato d’animo di avere fatto un “gentile prestito” alle autrici

Una delle tre autrici, Caterina Satta, è stata intervistata da Loredana Lipperini nel corso della trasmissione Fahrenheit di mercoledì 6 maggio. Trovate da 1:00:30 a 1:14:41 l’intervento a questo link di Raiplyradio.

Caterina Satta, Sveva Magaraggia, Ilenya Camozzi, Sociologia della vita famigliare, Carocci editore

 

 

 

NOTA:

La fotografia di Laura Lombardi riprende il paesaggio attorno a Pennabilli, provincia di Rimini.

 

autore

Laura Lombardi

Scrittrice, con un passato televisivo. Coordinatrice dell’area culturale ed eventi. Madre separata di una figlia, sono curatrice, insieme con Raethia Corsini, del progetto smALLbooks. Per il sito scrivo per la sezione “Magazine” e “Diario d’Autori”. Condivido con Giuseppe Sparnacci il progetto “Riletture in chiave smallfamily”.

Sono nata nel 1962, scrivo e ho un’unica adorata figlia nata nell’anno 2000. Con Susanna Francalanci ho scritto alcuni libri per ragazzi pubblicati dall’editore Vallardi e il giallo Titoli di coda, per Eclissi editrice. Per parecchi anni ho lavorato come autrice televisiva, soprattutto in Rai, soprattutto con la vecchia RaiTre. Prima ancora c’era stato il periodo russo, quello in cui ho frequentato Mosca, l’Unione Sovietica e la lingua russa.Il canto, la ricerca attraverso il suono e la voce, il tai chi, sono gli strumenti privilegiati con cui mi oriento. Amo camminare, soprattutto nel silenzio denso di suoni dei boschi dell’Alta Valmarecchia, dove ho la fortuna di avere una casa che saltuariamente apro per ospitare incontri, corsi e altre iniziative: Croceviapieve. Vivo il progetto Smallfamilies come parte fondamentale del mio percorso evolutivo.

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