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Prima casa, fondo di garanzia: buone notizie per i monogenitori

scritto da Gisella Bassanini

Il Fondo di garanzia per la prima casa istituito a seguito di un Protocollo di intesa tra l’ABI (l’Associazione delle Banche Italiane) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che ha sostituito e ampliato quello che un tempo era dedicato alle “giovani coppie”, ha una dotazione di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016 e permette l’erogazione di mutui a tassi calmierati ad alcune categorie: oltre alle giovani coppie, i lavoratori atipici under 35 i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori.

L’importo massimo è di 250 mila euro e può essere richiesto per l’acquisto della prima casa e per interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica di unità immobiliari site sul territorio nazionale da adibire ad abitazione principale del mutuatario.Attivata la procedura, i cittadini/le cittadine potranno presentare le domande di accesso al Fondo direttamente alla banca/intermediario finanziario cui si richiede il mutuo ipotecario, utilizzando la modulistica resa disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro, sul sito della Consap (quale gestore del Fondo) nonché sui siti di tutte le banche aderenti (vedi elenco).

Per ulteriori informazioni in merito all’accesso alla garanzia del Fondo, consultare la scheda i nformativa a questo link

Link utili

Dipartimento del Tesoro

CONSAP S.p.A.

Elenco Banche/Intermediari finanziari aderenti all’iniziativa

Foto di 0fjd125gk87 da Pixabay

autore

Gisella Bassanini

Docente e ricercatrice, ho una figlia, Matilde Sofia. Coordino le attività di  Smallfamilies aps di cui sono fondatrice e presidente.  Seguo in particolare  l’area  welfare e policy, le questioni legate all’abitare e per il nostro Osservatorio mi occupo dello sviluppo  di  progetti di ricerca sulle famiglie monogenitoriali e più in generale sulle “famiglie a geometria variabile”.

Abito a Milano (città che amo) e, dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano,  ho trascorso molti anni  impegnata  in università (dottorato di ricerca, docenza, scrittura di libri) e nella libera professione (sviluppo di processi partecipativi,  piani dei tempi e degli orari della città, approccio di genere nella progettazione architettonica e nella pianificazione urbana). Ora insegno materie artistiche nella scuola pubblica e continuo nella mia attività di studio e ricerca in modo indipendente. La nascita di mia figlia nel 2001 ha trasformato profondamente (e in meglio) la mia vita, nonostante la fatica di crescerla da sola. Da allora, il desiderio di fare qualcosa per-e-con chi si trova a vivere una condizione analoga è diventato ogni giorno più forte. Da questa voglia di fare e di condividere, e dall’incontro con Michele Giulini ed Erika Freschi, è nata Smallfamilies aps, sintesi ideale della mia storia personale e del mio percorso professionale.

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