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Quando la madre ha una patologia psichiatrica

scritto da Maria Garofalo

Prendiamo spunto da un provvedimento del Tribunale di Milano, che ha superato millenni di preconcetti, disponendo l’affidamento dei figli a una madre affetta da patologia psichiatrica.

Fino a ieri, una madre con disturbo psichiatrico si vedeva sottrarre l’affidamento dei figli, anche quando non esisteva pericolosità per i minori: giurisprudenza e pregiudizi sociali collimavano perfettamente.

La recente ordinanza del Tribunale di Milano (27 novembre 2013), posto di fronte ad un caso simile, ha ribaltato per la prima volta un certo modo di pensare i pazienti psichiatrici, dando speranza a quei genitori affetti da disturbo bipolare di poter essere considerato genitore idoneo, a dispetto della malattia. Ancora oggi, il malato psichiatrico accusa le conseguenze negative che derivano dallo “stigma” (ovvero l’insieme di pregiudizi sociali e preconcetti che circondano la malattia mentale), specie nei rapporti interpersonali e relazionali, e creano una sorte di “marchio” invisibile attorno al paziente, visto come socialmente pericoloso, aggressivo e non curabile.

Il provvedimento del giudice di merito afferma, al contrario, come non sia ammissibile ipotizzare a priori una inadeguatezza del genitore affetto da problemi psichici ed escluderlo dalla responsabilità genitoriale. Le convinzioni alla base dello stigma, prosegue il Tribunale, escludono che persone sofferenti di disturbi mentali, se adeguatamente curate, possano recuperare capacità intellettive e razionali compatibili con una vita sociale attiva e produttiva. Tali pregiudizi, inoltre, determinano gravi effetti “indiretti” sulla vita stessa del paziente: infatti, il malato in fuga dalla propria condizione per timore di tali preconcetti, non riesce a migliorare e si isola, peggiorando il proprio stato di esclusione e rafforzando i pregiudizi stessi. Lo stigma tende a creare un impoverimento dei rapporti personali del malato e, soprattutto, la sua alienazione dal contesto sociale, cosicché i danni alla persona derivano non dalla patologia ma, paradossalmente, dal modo in cui la società la ripudia, la stigmatizza.

Trattasi di un provvedimento epocale che ribalta non solo il concetto di malattia mentale, recuperando il pensiero di Franco Basaglia , ma aiuta a ripensare il concetto stesso di malattia nell’ambito giuridico, in generale, e nell’affidamento dei figli, in particolare.

autore

Maria Garofalo

Avvocata del Foro di Milano e madre di un giovane uomo, mi occupo da tempo di diritto di famiglia e di minori. Ho seguito un corso di psicologia, che si è rilevato un ottimo strumento per sondare quel vissuto di maltrattamenti e violenze di solito taciuti dai soggetti più deboli. Faccio parte della rete dei servizi convenzionati con l’associazione Smallfamilies®.Già autrice del racconto “Un Natale particolare” per l’antologia smALLchristmas, per questo sito scrivo su questioni relative al diritto di famiglia.

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