Quando è successo, non ho avuto il tempo di realizzare. E forse non ne ero in grado.
La sera prima del mio compleanno lei era venuta come sempre a leggermi le storie della buonanotte; amavo molto quel momento solo nostro. Poi però prima di uscire dalla stanza mi aveva detto qualcosa di insolito. Il giorno dopo sarebbe dovuta andare in ospedale per fare degli esami; le dispiaceva tantissimo non esserci per il mio compleanno, ma avremmo festeggiato insieme appena rientrata, forse già il giorno successivo. Invece non è mai uscita da quell’ospedale.
Quando ho compiuto nove anni, lei non c’era. E non c’è mai più stata. È morta in ospedale qualche giorno dopo, per delle complicazioni. Mi hanno dato una spiegazione frettolosa; non era importante che io sapessi cosa era successo esattamente. Era importante solo proteggermi, farmi sentire al sicuro, farmi sentire che andava tutto bene.
Invece non andava tutto bene, e lo avevo capito benissimo.
Nel giro di qualche giorno la mia vita è cambiata del tutto.
Non voglio raccontare quanto è stato difficile. Non voglio raccontare la fine della mia infanzia, i problemi dell’adolescenza, i fatti della vita e tutto quello che è accaduto dopo. Voglio raccontare che cosa accade nella mente di un bambino che si trova improvvisamente senza un genitore, quali pensieri, quali sensazioni vive, quali paure.
Ho scelto di raccontare la mia storia quando sono diventata mamma per la prima volta, venticinque anni dopo quella sera. Ho scelto di raccontare il vuoto, lo spaesamento, la rabbia, le mille domande che attraversano la mente di un bambino. Anche quello che un adulto spesso non riesce a comprendere, quello che un adulto rifiuta di affrontare, perchè nel tentativo di proteggere spesso si nasconde la verità. Ma quando le risposte non arrivano dagli adulti, i bambini le vanno a cercare in se stessi, attraverso relazioni mentali errate o pericolose, o nel mondo magico in tutto è possibile, ma che spesso non corrisponde alla realtà.
Dalla mia storia nasce il libro Ballerine nere numero 33, a cui ho lavorato per tanti anni; il racconto di una bambina di nove anni, Lucia Mollica, nei nove giorni in cui tutto cambia per sempre.
È la storia di una bambina, ma è anche la storia di una mamma, di una famiglia, e di un padre che si ritrova solo con due figlie.
Ed è la storia dell’infanzia negli anni novanta, in una realtà forse non così diversa da quella dei bambini di oggi: la scuola, gli amici, i primi segreti, le paure e le insicurezze. Una storia in cui forse in tanti ritroveranno qualcosa del proprio passato, tra i banchi di scuola e i diari segreti.
Ho scelto di raccontare tutto esclusivamente con il punto di vista di Lucia, per permettere agli adulti che leggono la sua storia di avvinarsi davvero ai pensieri di un bambino.
Vorrei che chi vive una situazione simile potesse leggerla e trovare conforto; vorrei essere di aiuto ai grandi, per stare vicino ai bambini che si ritrovano improvvisamente senza un genitore.
È un libro per gli adulti, o, come nel Piccolo Principe, per tutti i grandi che sono stati bambini.
Dopo la pubblicazione ho deciso di devolvere il mio compenso ad un’associazione che aiuta donne in difficoltà. Si chiama Befree, e potete leggere di loro qui. Nel ripercorrere questo viaggio con il ricordo di mia mamma volevo fare qualcosa di bello, insieme a lei, ancora una volta.
Grazie a chi lo leggerà.
Elisa
Per info e acquisto:
https://www.amazon.it/Ballerine-nere-numero-Elisa-Crosta/dp/8892790625