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Regione Lombardia: previsto un contributo una tantum per genitori separati, divorziati e vedovi.

scritto da Smallfamilies

Lo scorso 16 dicembre la Giunta lombarda ha approvato la misura “Accanto” destinata ai genitori vedovi e a quelli che a causa di una separazione o di un divorzio si trovano ad affrontare una fase di disagio socioeconomico. L’erogazione necessita della presa in carico da parte dei Centri per la Famiglia. Sono esclusi i genitori unici, ovvero quei genitori i cui figli non sono stati riconosciuti dall’altro genitore.

Questo intervento sperimentale, che riprende “lo spirito originario della legge regionale n.18 del 2014 nata per tutelare il genitore costretto a lasciare l’abitazione del nucleo famigliare, è promosso dall’assessora alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini ed ha come finalità “la promozione di una presa in carico di supporto e sostegno per accompagnare madri o padri nella ridefinizione del proprio ruolo genitoriale”.

Come funziona

 I genitori in possesso dei requisiti previsti potranno rivolgersi al Centro per la Famiglia più vicino che garantirà loro un’adeguata presa in carico. Verrà offerto un progetto personalizzato con le proposte di aiuto, compresi gli interventi erogati dal Centro stesso a cui aderirà il genitore con i propri figli e la tipologia di intervento per cui viene chiesto il rimborso. Il progetto personalizzato è parte integrante del patto di corresponsabilità che deve essere sottoscritto dallo stesso richiedente oltre che dal referente del Centro per la famiglia.

I destinatari di questa misura, sulla scorta dell’Isee presentata, possono  ottenere un beneficio economico tra i 1.500 e i 2.500 euro per affrontare i costi delle spese sanitarie, delle spese legate allo studio e infine per quelle dell’abitazione (mutuo o affitto).

“I genitori separati o divorziati non più residenti con i figli e per la prima volta anche i genitori vedovi – aggiunge  la responsabile alla Famiglia – per i quali non era mai stato pensato un intervento regionale di supporto, avranno ora la possibilità di richiederne uno rimborso economico per le spese sostenute in favore della crescita dei figli o per specifiche attività di supporto alla genitorialità”.

Per l’attuazione dell’iniziativa sono destinati alla misura sperimentale complessivi 1,5 milioni di euro. Il contributo regionale si configura come intervento una tantum a fondo perduto (erogabile una volta soltanto e per una sola domanda non ripresentabile), graduato in base alla fascia Isee, come segue:

  • euro 2.500 (per Isee fino a 20.000 euro);
    euro 1.500 (per Isee compreso tra 20.000,01 e 30.000 euro).

QUI maggiori informazioni per sapere quando verrà aperto il bando e chi più nel dettaglio può fare la domanda sulla piattaforma.

 

Foto di Frauke Riether da Pixabay

 

autore

Smallfamilies

"La redazione" del gruppo Smallfamilies aps

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