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S.A.R.A. Donne senza paura: servizio dedicato alle donne in difficoltà

scritto da Smallfamilies

S.A.R.A. è un servizio nato sul territorio milanese ed è dedicato alle donne in difficoltà. L’esperienza che andiamo a raccontare nasce dall’idea di una avvocata e di una psicologa, spinte dall’intenzione di supportare e tutelare le donne nei loro contesti di vita e durante periodi particolarmente critici e di cambiamento. Il pensiero di fondo è che la donna, anche durante condizioni di disagio e sofferenza, abbia le risorse necessarie per far fronte alla situazione, per ri-progettare il proprio futuro e ri-pensarsi in modo differente, soprattutto se supportata in modo adeguato da professionisti.

Così nasce S.A.R.A. che riassume nel suo stesso nome i suoi obiettivi:

Sostegno della persona nei momenti di difficoltà e crisi;

Ascolto e accoglienza della persona nella sua totalità e riconoscimento dei suoi bisogni;

Ricerca psicologica attraverso l’utilizzo di strumenti specifici;

Assistenza psicologica e legale della persona a medio-lungo termine.

S.A.R.A. vuole prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne sia in ambito familiare sia sociale sia economico.

Dati statistici infatti rivelano che il numero delle donne vittime di violenza e abusi è sempre in aumento e colpisce perlopiù donne giovani dai 16 ai 24 anni.

Spesso si assiste ad una mancata consapevolezza di ciò che sta accadendo, mentre in altri casi non si sa dove, come e a chi chiedere aiuto (il 23,5% delle donne non parla con alcuno della violenza subìta).

In Italia inoltre, le donne straniere immigrate che subiscono violenze non sempre riescono ad accedere alle misure di protezione sociale, come l’articolo 18 recita, soprattutto se vittime di violenza da parte di un familiare. A volte infatti vengono purtroppo trattate come cittadine di seconda classe, senza riuscire a godere nemmeno dei diritti loro riconosciuti dalla legge italiana.

S.A.R.A. intende innanzitutto aiutare le vittime di violenze e abusi a diventare consapevoli di ciò che sta loro accadendo, dei propri diritti e delle risorse personali cui attingere per far fronte al momento di sofferenza, fornendo un servizio di ascolto gratuito. Attraverso un ciclo di consulenze legali e psicologiche, si valuta il tipo di percorso più idoneo da intraprendere in base ai bisogni e alle caratteristiche specifiche che porta la persona.

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Il progetto è stato avviato nel gennaio 2015 presso la Fondazione San Fedele di Milano nella divisione dell’Assistenza Sanitaria, con uno sportello a cadenza settimanale che prevede la partecipazione di donne di tutte le culture, etnie ed età che afferiscono a tale ente.

Da gennaio 2015 a luglio 2016 lo sportello ha accolto circa 250 utenti, che rappresentano il 10% di tutte le donne che arrivano all’Assistenza Sanitaria San Fedele.

Nelle richieste d’aiuto sono coinvolti anche amiche, conoscenti, parenti di donne in difficoltà, che però non riescono a chiedere aiuto in prima persona.

L’equipe che mette in atto il progetto è formata da una psicologa psicoterapeuta e psicoanalista di gruppo, Caterina Irma Laini, che si occupa della parte anamnestica, diagnostica, di consulenza e sostegno alla persona e coordinatrice del servizio; una psicologa, criminologa, formatrice e conduttrice pet therapy, Isabella Patrizia Cerella, che si occupa dell’area legata alla psicologia giuridica; una psicologa psicoterapeuta e psicoanalista di gruppo, Maria Monica Ratti, responsabile dell’area della ricerca scientifica; due avvocate Laura Marzi, ideatrice del servizio e Rosa Cipresso per ciò che concerne la consulenza e l’assistenza legale.

A gennaio 2016 il progetto ha ricevuto inoltre un finanziamento attraverso la vincita di un bando della Fondazione Roberto Franceschi per una ricerca scientifica ancora in atto dal titolo “Disagio sociale, Povertà, Violenza e le molteplici forme che possono assumere nella società di oggi: Action-research volta allo sviluppo di interventi di prevenzione e azione.”[1]

La ricerca, ancora in corso, intende svolgere un’indagine in grado di far luce sulle differenti forme di disagio sociale, povertà e violenza che possono sfociare in emarginazione ed emergenza sociale. Sono valutate le ricadute sul piano del benessere psicofisico e su alcuni aspetti relazionali quali, ad esempio, la genitorialità. Oltre a ciò, ci si propone di valutare modalità ed efficacia di interventi volti all’attivazione delle risorse personali e ad attività di prevenzione e azione.

Il primo cortometraggio di S.A.R.A


[1] Fondi di ricerca Roberto Franceschi
Immagine di apertura: foto di repertorio Manifestazione anni Settanta

autore

Smallfamilies

"La redazione" del gruppo Smallfamilies aps

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