Mi pensi?
Perché non ho alcun dubbio che tu lo faccia.
In questa vita
Anche se non ci sei mai stato
Non sentivo di averti perso
Lo hai fatto bene
E ora tu ed io condividiamo la stessa vita mancata
Con la storia che dice che
ci è rimasta una casa spezzata.
So che se io
ne avessi avuto la possibilità, te lo avrei detto
che ho capito. Ho già dimenticato.
Non ho bisogno di te al mio fianco
Penso che me la sto cavando bene da solo.
Ti sento di tanto in tanto,
come se tu stessi inviando dei segnali e posso dirti
che non sei solo
Perché condividiamo la stessa vita mancata
Con la storia che dice che
Ci è rimasta una casa spezzata.
So che se ce ne fosse la possibilità,
non avrei nessuna paura.
Condividiamo lo stesso dolore
Ci sentiamo allo stesso modo
E ora tu ed io condividiamo la stessa vita mancata
Con la storia che dice che
Ci è rimasta una casa spezzata.
So che se io
ne avessi avuto una possibilità te lo avrei detto
che capisco. Che ti lascerò andare.
Tu ed io condividiamo la stessa vita mancata
Con la storia che dice che
Ci è rimasta una casa spezzata.
So che se ce ne fosse la possibilità,
non avrei nessuna paura.
Condividiamo lo stesso dolore
Ci sentiamo allo stesso modo
[a fondo pagina la versione originale in inglese]
Questo è il testo di Never there, una ballata del gruppo Sum 41 il cui video anticipa l’uscita del disco in cui è contenuta, Order in Decline, prevista a luglio.
Di forte impatto emotivo, solo piano e chitarra acustica, l’ha scritta il cantante Deryck Whibley ed è autobiografica, una sorta di lettera al padre mai conosciuto.
Se il testo si riferisce al padre, il video racconta la sua vita di ragazzino con la madre e ne è il controcanto. Contro un padre violento e assente, ecco invece i sorrisi e gli sforzi di una mamma amorevole, combattiva e sempre presente.
E il video termina con una dedica, verosimilmente la prima di questo genere, in un video musicale:
dedicated to single parents everywhere – dedicato ai genitori single del mondo.
Intervistato in proposito, Whibley ha dichiarato:
Avevo scritto alcune battute e mi sono domandato: che cosa sto scrivendo?… Ho cercato di fermarmi, ma non ci sono riuscito… Potrei dire che stavo scrivendo di mio padre, che non ho mai incontrato. È un argomento a cui non penso mai e di cui non mi importa. Non mi ha mai dato fastidio e quando ho iniziato a pensare al perché non mi avesse mai dato fastidio, ho capito che dipendeva dal fatto che mia madre è così grande e che ho un così grande rapporto con lei. È stata così forte come madre single, per tutta la vita, che non ho mai avuto bisogno di pensare a mio padre… Invece lui è stato senza un figlio, per tutta la sua vita adulta. Deve averci pensato molto più di me.”
Grazie Deryck, chi l’ha detto che 2 è sempre meglio di 1?
[testo in versione originale]
Do you think about me?
‘Cause I don’t have any doubt you must
In this life
Even though you’re never there
I didn’t feel you disappear from sight
You did it well
And now you and I share the same life missing out
So the story goes
That we’re left, we’re stuck with a broken house
I know that if I
I had the chance I’d let you know
That I understand, I’ve let it go
I don’t need you by my side
I think by now I’m doing fine myself
On my own
And I feel you time to time
Like your sending outta sign I can tell
You’re not alone
Because you and I share the same life missing out
And so the story goes
That we’re left, stuck with a broken house
I know that if the
The chance appears well I’d have no fears
We both share pain
We feel the same
And now you and I share the same life missing out
And so the story goes
That we’re left, we’re stuck with a broken house
I know that if I
I had the chance I’d let you know
That I understand, I’ll let you go
You and I share the same life missing out
So the story goes
That we’re left, we’re stuck with a broken house
I know that if the
The chance appears I’d have no fears
We both share pain
We feel the same