CULTURE E SOCIETÀ Notizie dall'Italia e dal mondo

Una “Rete Interattiva” rosa. Dedicata alle madri single.

scritto da Raethia Corsini

Tutto è nato da un incontro: quello tra Immacolata Cusmai e Anna Consoli.

Due donne con figli, lavoratrici. E separate dai propri mariti. Lontane geograficamente (Imma in Lombardia, Anna in Sicilia), vicinissime però nell’esperienza di vita della separazione, e delle “lotte” quotidiane che questa ha comportato – e comporta. Di qui la decisione: far sentire la propria voce di donne separate, le proprie ragioni. “Così è nata Rete Interattiva”, ci raccontano Anna e Immacolata.

Quando?

L’anno scorso. Le madri separate che hanno voluto unirsi a noi sono aumentate pian piano e, insieme, abbiamo preso una decisione: dovevamo attirare l’attenzione sui nostri problemi. Così siamo scese tutte in piazza, a Montecitorio, il 4 ottobre 2012.

Com’è andata?

Abbiamo scoperto un mondo. E abbiamo scoperto di essere tutt’altro che sole. Le donne, dopo una separazione, tendono a isolarsi. Colpa anche della società, che non le aiuta e anzi le guarda come se avessero dei problemi psicologici. E invece la nostra iniziativa, che il web ci ha aiutato a rendere popolare, ha dato l’opportunità a tutte queste donne, come noi, di avere una voce.


Ma qual’è il vostro obiettivo?

Nient’altro che tutelare il benessere dei bambini. Cioè la cosa più importante che, però, troppo spesso nel corso di una separazione viene solo al secondo posto. Se non peggio, dopo gli interessi economici.

Prima le manifestazioni. E adesso?

E adesso avanti. Abbiamo scritto una lettera aperta ai parlamentari, per sensibilizzare sull’argomento delle famiglie monogenitoriali.

E com’è andata?

La risposta alla nostra lettera è arrivata subito da parte della segreteria di Laura Boldrini. Il recente “Decreto del fare” del governo Letta, però, ci ha molto deluse perché ha completamente ignorato le famiglie monogenitoriali.

C’è, insomma, ancora molto da fare in Italia.

Tantissimo.

Avete già programmato le vostre prossime azioni?

Certo. Dobbiamo fare informazione di continuo e per questo cercheremo di essere presenti su tutti i media. Il mese prossimo usciremo su “Io e il mio bambino”, dove affronteremo tutte le problematiche legate alla famiglia. E in autunno collaboreremo con diverse reti televisive, per sensibilizzare anche il grande pubblico sull’argomento. E naturalmente veicoleremo nel web tutti gli interventi alle trasmissioni a cui parteciperemo.

E a livello istituzionale?

Stiamo cercando di sensibilizzare affinché venga create, finalmente, una figura dedicata ai genitori single che faccia capo al ministero delle Pari opportunità. Il nostro vero problema è che in Italia le politiche di welfare sono praticamente inefficaci. Ed è in questo campo che ci sarà, forse, il maggior lavoro da fare.

 

Foto di Couleur da Pixabay

autore

Raethia Corsini

Giornalista, autrice, consulente di comunicazione. Figlia di smallfamily, sposata, childfree ma con un numero imprecisato di "figli che mi adottano" e zia di due bimbe bionde alle prese con due genitori separati, per Smallfamilies® sono responsabile di linea e contenuti editoriali del sito, referente per la stampa e sono curatrice, insieme con Laura Lombardi, del progetto editoriale smALLbooks.

lascia un commento