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Il manifesto di Smallfamilies

scritto da Smallfamilies

manifesto1Il manifesto di Smallfamilies è la sintesi dei principi, degli obiettivi e della missione sui quali poggia l’Associazione ed è nato e cresciuto il progetto Smallfamilies, del quale il portale è espressione concreta.

 

Nel nostro paese, il fenomeno dei genitori single, sempre più in aumento [1],vede da una parte l’affermarsi di forum e community auto-organizzate legate alla socialità e al tempo libero e dall’altra iniziative istituzionali scarse e frammentarie.

L’associazione di promozione sociale Smallfamilies è nata con l’obiettivo di:

• orientare, informare, sostenere, conoscere e tutelare i diritti dei genitori single e delle famiglie a geometria variabile, in particolare di chi vive in condizione di fragilità e isolamento.

• offrire servizi e strumenti.

Principi

La Famiglia è un soggetto sociale attivo e non è solo destinataria di servizi.

È necessario promuovere una nuova cultura delle Famiglie perché, per nascita ed evoluzione, le configurazioni familiari sono oggi sempre più diversificate e i nuclei monoparentali sono di fatto “famiglie a geometria variabile”.

Le famiglie monogenitoriali sono portatrici di bisogni specifici e meritano maggiore attenzione.

I fattori che influenzano la qualità della vita dei genitori single sono diversi e interdipendenti. Per questo abbiamo bisogno:

• delle istituzioni, affinché prendano in seria considerazione questo fenomeno e lo facciano diventare una questione sociale non più rimandabile.

• del welfare perché è indispensabile superare l’idea di Famiglia come entità a dimensione unica, retaggio di un modo di considerare la società secondo logica e cultura novecentesche.

• delle imprese, affinché promuovano interventi e politiche per la conciliazione famiglia-lavoro orientati anche alle necessità dei genitori single.

Un sistema equo di welfare si deve basare su criteri di accesso omogenei e non arbitrari, a livello sia regionale sia nazionale.

Proposte

1. MAI PIU’ FAMIGLIE INVISIBILI

Tutte le famiglie monogenitoriali – siano esse formate da divorziati, vedovi, separati da matrimonio o da coppie di fatto, genitori unici – devono avere riconosciuti pari diritti. Gli interventi a loro favore devono essere attuati secondo un approccio trasversale e integrato, con attenzione particolare a chi vive in situazioni di fragilità, di isolamento ed è a rischio povertà.

Come fare:

• Ricerche, dati, buone prassi a livello nazionale, regionale e locale per studiare il fenomeno e intervenire nel modo adeguato.

• Rimozione di ogni ostacolo e discriminazione nell’accesso a opportunità e servizi (ad es. requisiti quali il limite di età del genitori single, durata del tempo di separazione e/o divorzio, etc.).

• Misure integrate di sostegno destinate a TUTTI i genitori single in difficoltà, a prescindere che questi siano stati sposati o meno.

2. UNA CASA PER TUTT*, OLTRE LA TEMPORANEITA’ E L’EMERGENZA

La monogenitorialità per molti genitori single non è una condizione provvisoria pertanto la casa deve essere un servizio per progetti di vita di medio-lungo periodo.

Come fare:

Fondo per la locazione di immobili (contributo totale o parziale per affitto).

Sostegno economico per l’acquisto della prima casa.

Indagini sulle condizioni e sui bisogni abitativi dei nuclei monogenitoriali e progetti innovativi anche di natura tipologica.

3. SERVIZI 1+ – RETI TRA FAMIGLIE – CONTRASTO A POV ERTA’ E ISOLAMENTO

La povertà dei genitori single sta aumentando in tutta Europa. La qualità della loro vita dipende anche dall’esistenza di una rete di beni e servizi (pubblici, privati, terzo settore) e di politiche di intervento in grado di supportarli e accompagnarli nella gestione della loro vita individuale e familiare e nella transizione e ridefinizione di un nuovo ruolo genitoriale.

Come fare:

Politiche di sostegno al reddito per madri e padri soli sia diretto (contributi economici, anche nella forma dei prestiti d’onore) sia indiretto (accesso ai servizi per l’infanzia e la cura degli anziani, corsi di formazione, etc)

Politiche attive del lavoro volte a contrastare il fenomeno della povertà in aumento anche tra madri e padri single che lavorano.

Politiche fiscali con la riduzione della pressione fiscale e agevolazioni per le tariffe dei servizi locali;

Politiche di coesione sociale e attivazione delle risorse sociali locali (potenziamento del vicinato sociale; iniziative di auto-mutuo aiuto; piattaforme di sharing);

– Mappatura e condivisione in rete di tutti i beni e i servizi esistenti;

– Azioni per favorire la nascita di nuovi servizi in una logica di ascolto, orientamento e accompagnamento;

– Promozione dello sconto famiglia 1+ nel sistema della ricettività, dell’intrattenimento, del tempo libero, della fruizione culturale (ora, lo sconto famiglia si applica in presenza di 2 adulti).

4. CONCILIARE QUANDO CONDIVIDERE DIVENTA IMPOSSIBILE

Nelle famiglie monogenitoriali viene a mancare il processo di redistribuzione dei carichi domestici e familiari che è possibile praticare all’interno della coppia.

Le madri sole vivono un rischio di impoverimento maggiore, dovuto sia alle difficoltà di inserimento e mantenimento nel mercato del lavoro sia al permanere del modello care and work che vede la donna come unica o principale responsabile del lavoro domestico nonché caregiver quasi esclusiva per i figli e la rete parentale.

Come fare:

Politiche di conciliazione famiglia-lavoro a partire dalle specifiche necessità dei genitori single al fine di sostenere un diverso ruolo genitoriale e di favorire sia integrazione lavorativa sia autonomia di reddito.

5. COMINCIARE DALLA SCUOLA

Il grande tema della genitorialità in trasformazione, delle sempre più diversificate tipologie familiari, del concetto stesso di Famiglia in continua evoluzione, deve essere affrontato all’interno della scuola sin dai primi anni.

Come fare:

– Promozione di progetti educativi e di sensibilizzazione che a partire dalla rappresentazione delle trasformazioni sociali in atto contribuiscano al processo di riconoscimento e di costruzione delle nuove identità familiari.

– Incoraggiamento rivolto agli insegnanti e alle famiglie nell’affrontare il tema delle diverse strutture familiari che compongono il nostre paese.

– Promozione di valori di tolleranza, comprensione, inclusione sociale.

– Contrasto agli stereotipi legati alle nuove famiglie.

autore

Smallfamilies

"La redazione" del gruppo Smallfamilies aps

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