‘Disegna il tuo papà’.
La supplente non lo sa, ma Camilla non ha un papà. Come svolgere allora questo compito?
‘Se non hai un papà, disegna il papà che vorresti avere.’
Una richiesta che, con apparente innocenza, porta in sé tutto il peso di secolari convenzioni.
Camilla, superata la sorpresa, prova a trovare un senso in quella proposta.
Introvabile, perché in quelle parole un senso non c’è. Ma alla fine la soluzione di Camilla arriva comunque. La più naturale e semplice del mondo, perché non passa attraverso la logica, ma attraverso il bene e l’amore. Che sono incuranti delle convenzioni.
Quante volte, pur dando per scontato che i bambini siano liberi e incontaminati, pretendiamo di fatto che si adeguino al nostro linguaggio troppo spesso asservito, sottomesso alle regole?
Una piccola storia di duplice pregio. Soffermarsi sul valore delle singole parole e trattare il tema delle famiglie monoparentali, argomento finora decisamente poco esplorato nella letteratura italiana per l’infanzia.
Francesca Pardi, Una mamma e basta – Illustrazioni di Ursula Bucher, Lo Stampatello, 2013, € 11,40