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Come cambia la vita delle donne. Una lettura in chiave Sf

scritto da Roberta Ribero

Come cambia la vita delle donne è un volume recentemente diffuso dall’Istat in formato e-book. Indaga com’è cambiato il ruolo delle donne e il loro contesto di vita nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società. Il testo, aggiornato al decennio 2004-2014, esce a più di dieci anni di distanza dalla prima pubblicazione dedicata alla condizione delle donne in Italia.

La disponibilità di un nuovo e più aggiornato patrimonio informativo rispetto al passato ha consentito di rappresentare in modo più articolato l’immagine femminile, grazie all’inclusione di temi quali la povertà assoluta, la contraccezione, la violenza contro le donne, gli stereotipi di genere” spiega l’Istat. “Le analisi presentate ripercorrono le diverse fasi della vita ed evidenziano la pluralità dei ruoli femminili facendo emergere i risultati conseguiti nell’istruzione, la fruizione culturale, il rapporto con le nuove tecnologie, il ruolo nel mercato del lavoro, la divisione dei ruoli, le strategie di conciliazione del lavoro e dei tempi di vita, le condizioni economiche, la salute“.

Leggi l’e-book Come cambia la vita delle donne

donne2004-2014

Riprendiamo qui di seguito alcuni stralci che possono darci una fotografia aggiornata del fenomeno “smallfamilies” in Italia.

Si registra un costante aumento di madri in famiglie monogenitore mentre rimangono stabili e su livelli assai bassi i padri soli con figli. A seguito di una separazione o un divorzio le differenze nel contesto familiare di maschi e femmine si fanno molto evidenti. Si sottolinea un’elevata presenza di separate e divorziate nella condizione di genitore solo, soprattutto nelle età centrali: il 50,9 per cento tra 35 e 54 anni, contro il 9,5 per cento riscontrato tra i coetanei nella stessa condizione.

Il 46,0 per cento degli uomini che hanno vissuto una separazione o un divorzio vive da single, il 15,6 per cento vive in coppia con figli e l’11,4 per cento in coppia ma senza figli. Una quota più bassa è invece a capo di un nucleo monogenitore; dato, quest’ultimo, di quattro volte inferiore al corrispettivo valore misurato tra le donne con separazione o divorzio (37,1 per cento) che nella quasi totalità delle separazioni/divorzi ricevono l’affidamento dei figli.

Inoltre per gli uomini è anche più frequente vivere come membro aggregato, soprattutto nella famiglia di origine, o presso altre famiglie senza nucleo.

Dopo una separazione o un divorzio la condizione di genitore solo rappresenta, dunque, una delle esperienze più frequenti per le separate o divorziate. Nel 2013-2014 le famiglie costituite da un solo genitore separato o divorziato ammontano a un milione e 142 mila (nell’82,0 per cento dei casi si tratta di madri sole), ma il passo di crescita di questa tipologia familiare è rilevante se si pensa che nel 2005-2006 erano 812 mila

Nel biennio 2013-2014 sono 4 milioni e 415 mila le persone che nel corso della loro vita hanno sperimentato lo scioglimento del matrimonio o che comunque vivono una condizione di separato/a di fatto, pari al 12,2 per cento delle persone di 15 anni e più non celibi o nubili (con un incremento di 3,7 punti percentuali rispetto al 2005-2006, quando ammontavano a poco meno di 3 milioni di persone).

Si tratta di divorziati (31,3 per cento), separati legalmente (29,8 per cento), separati di fatto (27,0 per cento) e coniugati in seconde nozze dopo il divorzio (11,8 per cento).

In totale questo segmento di popolazione rappresenta il 12,2 per cento dell’intera popolazione residente in Italia di 15 anni e più e non celibe o nubile, il 12,6 per cento degli uomini contro l’11,9 per cento delle donne.

Sul rapporto Istat leggi anche questo articolo apparso sul sito Ingenere.

autore

Roberta Ribero

Project manager in ambito sociale. Attraverso Sociopratiche, un laboratorio di pratiche sociali e culturali di cui sono co-fondatrice, ho avuto modo di conoscere l’associazione Smallfamilies®. Non sono una famiglia monogenitoriale ma condivido la valenza pubblica e collettiva del progetto Smallfamilies®. Collaboro alla stesura di post e articoli. Sostenitrice progetto Smallfamilies®

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