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Famiglie in partenza e la mancanza dei nonni

scritto da Paola Dora

Lavoro come psicologa e conosco Smallfamilies da diversi anni. Volevo così raccontarvi la storia di alcuni miei pazienti.

Negli ultimissimi mesi sono stata contattata per colloqui di counseling psicologico e supporto da genitori single che hanno deciso di trasferirsi in una nuova città, per difficoltà economiche e per costruire una nuova rete sociale. Mi ha colpita perché evidentemente è un bisogno o un desiderio diffuso, non raro.

Una mamma con il figlio andrà a Palermo. Una con un figlio a Trento. E un padre con una figlia e una madre con una figlia si stanno trasferendo invece in due città all’estero.

Le loro storie raccontano la grande difficoltà di crescere un figlio, o figli, da soli. Mancano in Italia le risorse economiche ma anche i servizi che farebbero sentire meno soli.

Cristina mi ha raccontato che va a Palermo in cerca del caldo e del calore umano. Pensa sia una città meno cara della sua al nord, scappa dall’inquinamento e sente che le persone che incontreranno saranno più gentili e meno stressate. L’altra mamma ha scelto la Provincia Autonoma di Trento perché gode di agevolazioni di diversi tipi che le hanno ridato speranza per crescere suo figlio da sola.

Gli altri due genitori single hanno ancora più paura e insieme entusiasmo poiché andranno lontano, una famiglia in Spagna e l’altra in Svizzera.

Cosa hanno in comune questi 4 genitori? Diverse cose ma una ha colpito la mia attenzione e il mio cuore: non ci sono più i nonni. I nonni sono una grande risorsa, un tesoro economico e di affetti, sono radici. Quando non possono più essere di aiuto nella crescita dei nipotini spesso ci si imbatte in un grande disagio, un profondo senso di smarrimento e solitudine.

Ci si può abbattere oppure ci si può buttare in una nuova avventura, cercando aiuti e sinergie.

Se il figlio ha due genitori serve ovviamente anche l’autorizzazione dell’altro al trasferimento.

Poi bisogna lavorare sull’idea di dover cambiare le proprie abitudini e spesso psicologicamente fatichiamo a modificare o lasciare perfino le abitudini che non ci fanno stare bene!

Non è facile lasciare le cose certe e ricominciare una vita famigliare in un nuovo ambiente…

È certo che se il genitore riuscirà a trasmettere entusiasmo al proprio figlio, comunicherà le nuove prospettive con il sorriso, senza palesare ansia e dispiacere, la strada sarà spianata.

Arrivati nelle nuove città ci si dovrà adattare al lavoro nuovo, la nuova scuola, la nuova casa. Ma credo sarà determinante per il benessere di queste piccole famiglie anche il nuovo vicinato, i nuovi amici, i nuovi compagni, i nuovi colleghi.

Il mio focus sono le relazioni, con se stessi e con gli altri, e spero possano cogliere ogni occasione per socializzare e costruire una nuova rete sociale, nuove sinergie professionali e amicali.

 

 

Foto di cottonbro studio

autore

Paola Dora

Psicologa, formatrice e counselor. Oltre al mio studio privato, ho lavorato 10 anni nelle scuole e poi 10 anni in ospedale. Mi occupo di Relazioni, Risorse umane e Comunicazione, Psicologia del Lavoro, Psicologia della Famiglia, Psicologia della Salute (anche in ambito ginecologico, ostetrico, post-natale e di Procreazione Medicalmente Assistita). Da molti anni offro supporto psicologico, alla persona o alla coppia o all’azienda, con colloqui di counseling psicologico anche on line. Amo scrivere e sono appassionata di Neuroscienze.

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