Abbiamo dato diverse segnalazioni riguardanti libri per bambini che trattano il tema della separazione. Vogliamo qui segnalarvi due titoli che affrontano, più che la separazione in sé – proposta come una condizione stabilita e accettata – due aspetti che sono, per così dire, collaterali. In un caso si tratta della presenza di un nuovo compagno della mamma, un papà bis. E nell’altro della presenza di una separazione nella separazione. Ossia quella di due fratellini che vengono separati a causa della malattia di uno dei due. Così uno sta con la mamma e l’altra con il papà senza che però ai bambini venga chiarito il motivo. E riproponendo quindi il tema mai superato della malattia e della morte visti come un tabù, come un argomento su cui sorvolare, come qualcosa che i bambini non possono capire.
I bambini, sappiamo bene, invece capiscono tutto. E tanto più si è sinceri e diretti, tanto più si ottiene in la loro fiducia e il loro affetto.
Anche queste segnalazioni sono delle amiche della libreria Aribac di Milano.
Joseph Jacquet, Dupuy-Barberian
La Margherita edizioni, 2011
3-5 anni
Albo illustrato formato grande con testo piuttosto breve e illustrazioni molto pregnanti in cui una voce fuori campo racconta la storia di un papà bis arrivato in una famiglia dove una mamma viveva da sola con due bambini.
Anche se quando incontra il papà scoccano più scintille che abbracci, il papà-bis è quasi magico, presente, disponibile, giocoso. E felice. Perché se le scelte sono consapevoli, la felicità sta sempre in agguato.
Maria Teresa Andruetto
La bambina, il cuore e la casa
Mondadori, 2013
10-12 anni
Tina e Pedro sono fratelli ma vivono separati, lui con la madre, in campagna, lei con il papà, in città. La domenica si incontrano.
I genitori si sono separati, e il motivo è stato chiarito, ma il perché anche i due fratelli siano stati separati non è mai stato spiegato. Finché la bambina capisce che il fratello Pedro è down ed è malato. Però lei intuisce anche che quella soluzione può non essere l’unica possibile. E non necessariamente la migliore.
L’autrice è una scrittrice argentina che è stata insignita del Premio Andersen nel 2012 e il libro è un romanzo ben tradotto che attraverso un linguaggio delicato spalanca tematiche enormi e suggerisce riflessioni profonde su temi quali l’handicap, il dolore, la difficoltà nella gestione quotidiana di un bambino malato. Senza giudizi, ma con una convinzione profonda: che i bambini sono naturalmente saggi, che i bambini capiscono, che i bambini non solo accettano, ma soprattutto sono portatori di soluzioni impreviste. I bambini vanno coinvolti ed ascoltati. Sempre.