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Poveri con il monoreddito

scritto da Smallfamilies

Poveri con il monoreddito è il titolo di un articolo pubblicato dal quotidiano laRepubblica lo scorso 8 giugno: un’analisi dei dati Istat sulla povertà, commentati dalla sociologa Chiara Saraceno che non lascia dubbi sulla sua preoccupazione per il presente futuro di tutti noi.

Riportiamo alcuni passaggi e dati utili a una riflessione.

Dopo l’aumento degli anni post-crisi, nel 2018 è diminuita la percentuale di famiglie in cui, pur essendoci almeno una persona in età da lavoro, nessuno è occupato. Ma è ancora al di sopra della percentuale degli anni pre-crisi. Riguarda oltre un milione di famiglie di due o più persone in cui almeno una ha meno di 65 anni e nessuno è pensionato. È quanto emerge dai dati Istat. L’Italia, inoltre, continua a essere un paese in cui prevalgono le famiglie monoreddito, anche quando vi sono più persone. Le famiglie con due o più occupati sono ancora la minoranza, il 44,6% delle famiglie con più componenti in età da lavoro, in calo rispetto al 2004, quando erano il 45, 6%.

È la conseguenza soprattutto del basso tasso di occupazione femminile, ostacolato non solo da una domanda di lavoro insufficiente, ma anche dalle difficoltà che le donne con carichi famigliari hanno a conciliare famiglia e lavoro, specie se hanno più figli, in assenza di servizi adeguati. Le difficoltà aumentano se sono a bassa qualifica e se vivono nel Mezzogiorno. (continua dopo l’immagine)

Foto LaPresse – Claudio Furlan
18/09/2017 Milano ( IT )
Clochard nelle vie del centro, tra Corso Vittorio Emanuele e Piazza Duomo

Secondo i dati Istat che Chiara Saraceno commenta nell’artico di laRepubblica, la forbice tra Sud e centroNord si è allargata ulteriormente.

In generale è tutta Italia a soffrire e non solo il Mezzogiorno infatti si rileva che:

la forte presenza di famiglie monoreddito, specie se con più componenti e con figli, a spiegare gran parte del fenomeno della povertà in Italia e il suo aumento negli anni della crisi.

Nel 2017 si trovava in povertà assoluta il 12% circa delle famiglie con persona di riferimento operaio o assimilato, rispetto all’1,6% del 2008. L’aumento, anche se più contenuto, ha riguardato anche gli impiegati che ora toccano il 7% a e i lavoratori autonomi (6%).

Simmetricamente, si trova in condizione di povertà assoluta il 15,6% dei minori con un solo genitore occupato, a fronte del 4,3% quando entrambi i genitori erano occupati.

Poi, fa notare Chiara Saraceno, ci sarebbe da rilevare anche l’esercito di famiglie in cui l’unico che percepisce un reddito è in cassa integrazione o è in solidarietà o in riduzione di orario e infine il liberi professionisti, eufemismo per indicare i precari a vita.

 

Foto di loufre da Pixabay

autore

Smallfamilies

"La redazione" del gruppo Smallfamilies aps

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