Saremo giovani e bellissimi è una storia di dipendenza sentimentale. Questo potrebbe essere il sottotitolo del primo lungometraggio a firma di Letizia Lamartire, una giovane, intelligente regista che ama moltissimo il geniale Xavier Dolan. E si vede. Non solo per la scelta delle inquadrature, l’insistenza su primi piani strettissimi, la trama dei colori, i cambi di registro veloci, ma anche per la scelta di soffermarsi a scandagliare quel crinale pericoloso sul quale viaggiano certi amori, al limite del morboso, dello scandaloso, ma sempre con squarci di grande tenerezza, di emotività pura. Come in Mommy di Dolan, anche qui il rapporto d’amore è fra una mamma e un figlio, una mamma sui generis, figlia ribelle, cantante di successo per una fugace stagione e madre giovanissima. Sola, mollata non appena nato il figlio. Il quale, invece, a differenza del figlio pazzoide di Dolan, è la parte saggia, equilibrata del rapporto. Lui è cresciuto più di lei, si occupa e si preoccupa di lei. Lei è rimasta ancorata ai suoi 17 anni e si comporta come tale, rifiutando come allora di avere un rapporto maturo con il mondo adulto, con la madre e con un possibile compagno coetaneo. Lui si sta rendendo conto che la sua vita deve prendere le distanze dal nodo che lo lega alla madre, con cui vive e lavora. Musicista, suona con lei tutte le settimane nel locale di un amico che ospita le loro esibizioni per affetto, considerato che quel tipo di musica non trova più consensi. Superata.
È difficilmente superabile, invece, quel rapporto di dipendenza sentimentale, appunto, che si crea tra chi vive in modo quasi simbiotico, e questo capita, quando si vive in una smallfamily di taglia extrasmall, come questa. Capita che la gelosia reciproca incasini le cose, capita che chi sta fuori da quel cerchio super-ristretto faccia fatica a capire. Capita, e la regista è stata molto acuta nel descriverlo attraverso i dettagli e le sfumature giuste. È arrivato il momento in cui Bruno (Alessandro Piavani) deve andare per la sua strada, deve fare il musicista con ragazzi della sua età, deve esprimere la propria creatività, partire per il mondo. Ed è arrivato il momento in cui Isabella (una bravissima Barbara Bobulova) deve fare i conti con la sua mancata crescita, con il suo vissuto fermo a 17 anni.
Ci incontreremo vent’anni fa è il titolo di una sua vecchia canzone ed è anche il messaggio che lei lascia al possibile fidanzato-compagno. In questa frase c’è tutto il film.
Un bel film, che non ha trovato nessuna distribuzione, come succede spesso agli esordienti, e che quindi è possibile vedere solo in occasioni particolari, rassegne, eventi, etc Se vi capita di incrociarlo, non lasciatevelo sfuggire. Adatto a tutti, alle Smallfamilies in particolare. E forse ci scappa anche una lacrima.