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Stalking. La storia d’amore è finita, ma il/la partner insiste

scritto da Lorena Croatto

Lo stalking inizia, spesso, quando una relazione sentimentale termina e uno dei due partner non è d’accordo. Generalmente dopo un’iniziale sofferenza, si accetta saggiamente la decisione dell’altro, ma può accadere che chi ha subìto la separazione, inneschi un comportamento ossessivo che si sostanzia con condotte persecutorie nei confronti dell’ex partner. Così, l’amore si può trasformare in inferno.

Il nostro codice penale prevede il reato di stalking dal termine inglese “to stalk”: fare la posta, braccare la preda; con esso si intendono tutte le condotte persecutorie come comportamenti invadenti, intromissioni, controlli, che minacciano costantemente la vittima con telefonate, messaggi, pedinamenti.

Affinché si configuri il reato è necessario che la condotta persecutoria sia reiterata e che generi nella vittima un grave e perdurante stato d’ansia che porti ad una alterazione delle proprie abitudini di vita. La querela va sporta entro i sei mesi dal momento in cui si verifica la condotta lesiva.

Spesso la vittima non agisce per implicazioni affettive. La legge tuttavia offre una gradualità d’intervento: prima di sporgere querela attivando la magistratura con conseguente procedimento penale, è possibile chiedere al Questore un intervento attraverso l’ammonimento formale di colui o colei che perseguita, affinché questi desista. Per attivare l’intervento della Magistratura o del Questore non è necessaria l’assistenza di un legale, basta recarsi alla stazione più vicina dei carabinieri o della polizia. L’assistenza legale è, invece, obbligatoria qualora la parte offesa del reato intenda costituirsi parte civile nel processo penale per richiedere il risarcimento dei danni morali e materiali subiti. Qualora la vittima del reato versi in una situazione di comprovata difficoltà economica, potrà essere ammessa al gratuito patrocinio a spese dello Stato.

autore

Lorena Croatto

Avvocato penalista in Milano faccio parte della rete dei servizi convenzionati con l’associazione Smallfamilies®. Collaboro al sito scrivendo post/risposte su questioni penali relative alle famiglie a geometria variabile.

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