Diritti e Doveri

Al tribunale di Milano sono possibili separazioni e divorzi senza la comparizione personale delle parti

scritto da Cristina Mordiglia

La Presidente della sezione IX civile del Tribunale di Milano, al fine di evitare lunghi assembramenti e/o rinvii in situazioni che potrebbero essere delicate, ha consentito la possibilità, finora non ammessa, di svolgere separazioni consensuali e divorzi congiunti senza la comparizione personale di parti e avvocati davanti al Tribunale.

Per tale ragione, tutte le udienze di separazione consensuale e di divorzio congiunto già fissate per i mesi di giugno e luglio  potranno essere tenute con le predette modalità.

Per fare questo è però necessario che i difensori delle parti, almeno sette giorni prima dell’udienza fissata, depositino, a mezzo PCT, il verbale ex art. 711, ovvero la sentenza di divorzio, contenenti le condizioni concordate tra i coniugi, di cui ai modelli pubblicati sul sito del Tribunale, nonché una dichiarazione sottoscritta dalle parti (congiuntamente o disgiuntamente) con la quale espressamente rinuncino alla comparizione all’udienza ex art. 711 c.p.c. e dichiarano di non volersi riconciliare, confermando le condizioni concordate.

La firma dei Clienti potrà essere raccolta secondo le modalità di cui al comma 20ter dell’art. 83 del DL 18/20 convertito con legge 27/20.

Senza il predetto deposito da parte dei difensori il procedimento non potrà andare a buon fine.

Anche i nuovi ricorsi per separazione consensuale e divorzio congiunto depositati in questo periodo, e, confidiamo, anche in futuro, potranno svolgersi con le medesime modalità, con la conseguenza che i difensori delle parti dovranno depositare a mezzo PCT, contestualmente all’iscrizione a ruolo del ricorso anche il verbale ex art. 711 c.p.c. (ovvero la sentenza di divorzio), unitamente alla dichiarazione di cui sopra.

E’ questa una iniziativa lodevole volta dal un lato ad impedire la paralisi dell’attività giudiziaria, che viceversa ha investito buona parte degli altri processi, sia in sede penale che civile, e dall’altra a tutelare la salute e dei diritti dei cittadini.

Con ogni probabilità non dovremo dunque più vedere lunghe code di attesa avanti alla stanza del Presidente della IX sezione del Tribunale di Milano (quella della famiglia) e/o davanti a quelle dei Giudici facenti funzione, code che, in generale, mal si conciliano con una prassi rispettosa della privacy, dei possibili disagi psicologici e del tempo di cittadini e avvocati.

Confidiamo pertanto che anche questa iniziativa del Tribunale di Milano, come molte altre avvenute in questo periodo di pandemia, possa costituire un’occasione per rinnovare prassi e abitudini che possono essere migliorate.

Tutte le istruzioni per le attuali modalità di svolgimento dei procedimenti di separazione consensuale e di divorzio su domanda congiunta dinnanzi al Tribunale di Milano sono contenute sul sito del Tribunale di Milano alla pagina Disposizioni Sezioni Emergenza Covid-19.

 

autore

Cristina Mordiglia

Curatrice del libro “Pratica collaborativa, approfondiamo il dialogo” di J. Nancy Cameron (Bruno Mondadori 2016), sono avvocato milanese con esperienza trentennale in ambito del diritto di famiglia e civile in generale. Pur utilizzandoanche i metodi tradizionali per affrontare il conflitto familiare, mi sono formata alla Pratica Collaborativa e sono impegnata per la diffusione in Italia di questo metodo innovativo, finalizzato a valorizzare le persone come risorse attive nell'ambito del loro conflitto. Sono mamma di due figli in una famiglia allargata, direi ben riuscita, ed ora nonna di quattro nipoti. Per Smallfamilies@ scrivo nella sezione Diritti e Doveri.

lascia un commento