Un padre che fa davvero il padre è esemplare raro? Un papà che si occupa dei calzini delle sue figlie, suscita ancora scalpore, clamore, simpatia? Forse no. O forse sì. Prendiamo l’editoria. Negli ultimi anni ha dato alle stampe diversi libri firmati da mamme multitasking che hanno saputo descrivere, con leggerezza e ironia, gli “istanti di irripetibile normalità” vissuti durante la crescita dei pargoli con molti occhi a tutto il resto (lavoro, organizzazione domestica, amministrazione, pubbliche relazioni famigliari etc.).
Ora è tempo dei papà. L’editoria sta dando spazio a una nuova generazione di uomini che, diventati padri, anziché sottrarsi al ruolo, lo interpretano fino in fondo (cacche e vomitini inclusi) e lo raccontano – auspicabilmente – ad altri uomini padri o futuri genitori. Sembrerebbe un cambio di marcia anche da noi, in Italia. Evviva.
C’è un libro che sta ricevendo critiche molto favorevoli. Si intitola Notti in bianco, baci a colazione (Einaudi, 2016). L’autore, Matteo Bussola – fumettista, anche, per la Sergio Bonelli editore – non è un single daddy, ma i suoi racconti brevi potrebbero essere di grande stimolo, aiuto, consolazione, sprone a tutti i padri, inclusi quelli delle famiglie a geometrie variabili. E certo a noi di Smallfamilies piacerebbe davvero che, fra non molto, anche i papà che fanno i papà diventino specie comune, che non fa più notizia.
I racconti di Matteo Bussola – che come si legge sulla fascetta promozionale hanno emozionato migliaia di persone su facebook, prima di approdare in un libro – sono un inno alla “papitudine”, all’essere padre davvero in modo pari all’essere madre, nel senso della reale condivisione di tutto ciò che comporta vivere con i figli, osservarli, cercare di interpretare i loro gesti e le loro affermazioni. Ovvero cercare di fare tutto quello che una madre normodotata fa da sempre.
Viva i papà veri. Ci auguriamo che facciano tendenza.