STORIE

Il sapore del melone

scritto da Giorgia Corti

Questa estate // non cambiare // stessa spiaggia // stesso mare…

 

Per quest’anno nessun intoppo! Come buona parte dei genitori soli: due settimane di vacanza e santi nonni che permettono la villeggiatura ai pargoli. Le nostre acque cristalline di Sardegna prima del grand’esordio alla scuola elementare parigina.

L’idillio tra gattini, aragoste e fritture di pesce scivola però su una fetta di melone in un pomeriggio di fine luglio.

– Non riesco a mangiare il melone!

– Come non riesci? Non ne vuoi più?

– No ha un sapore… di sangue!

– Ahahah ma é il momento di dottorare! (lessico famigliare di Bianca, nda) Prendi un fazzoletto e tira verso l’alt…

– Guardaaa nonna! Il mio dentino!!! È caduto tutto da solo!

-Ma hai fatto tu tutto da sola, bravissima! Come sei grande!

Inutile dirvi quanto quel dente sia stato esposto, scrutato e glorificato… Al pari del sangue di San Gennaro e che alle testimonianze fotografiche, son seguiti video per accertare le responsabilità dell’accaduto con la partecipazione di esperti oltralpe e celebrazione di tutti i primi dentini meticolosamente conservati con data e nome del possessore, tra il servizio buono e i tovaglioli di lino.

Ma nonna se il dentino lo prende il topo, come fai ad averli tu quelli di mamma?

E scatta il consulto con i saggi della famiglia derapa (espressione del lessico di Bianca, nda) con mio nonno 96enne che abbiamo bistrattato al pari di una sibilla qualunque: infatti per poco non smascherava fatina dei denti, babbo natale e befana in un colpo solo.

Giusto il sopraggiungere della provvidenziale vicina di casa ha mantenuto il mistero sulla destinazione della preziosa reliquia.

Mia figlia correndo col dentino in mano verso il cancello, forse presa dalla voglia di aprire la bocca per mostrare il buco lasciato dal dente caduto che mostrava impugnandolo in aria, e raccontare l’accaduto, ha dimenticato di avere anche le gambe ed ruzzolata sul prato. Improvvisamente rimettendo subito in gioco tutte le teorie a favore dei roditori e liquidando la fata del dentino che passa solo di notte. Nonostante il giardino sia stato passato al setaccio con occhiali da lettura e il bis-nonno a dirigere i lavori, l’unico ritrovamento é stato “un foglietto di soldo losa, ma con le stelline” (sempre espressine del lessico di Bianca, nda).

E come per il primo passo da sola, il primo giorno d’asilo, la prima capriola sott’acqua, il primo dentino perso nel prato…si cresce, nonostante tutto.

Sapore di sale // Sapore di mare //

Un gusto un po’ amaro // Di cose perdute //

Di cose lasciate // Lontano da noi.

 

 


Foto di apertura © Giorgia Corti

autore

Giorgia Corti

Fotografa, classe 1987, mamma single di Bianca ho in progetto un giro per il mondo per realizzare un libro sulle madri sole. Gli scatti saranno realizzati da me e dalla mia bambina perché desidero vedere la realtà anche attraverso i suoi occhi. Per realizzarlo raccolgo fondi con il crowdfunding: puoi vederlo al link del mio sito. Per Smallfamilies® collaboro alla sezione “Diario d’autori”.

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