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Che cosa vuol dire, davvero, fare vacanza? Episodio 4

scritto da Giovanna Carucci

Che cosa vuol dire, davvero, fare vacanza? Spesso associamo la parola “vacanza” all’andare via dalla propria residenza ma in realtà essa si riferisce, come da dizionario della lingua italiana, a un “periodo di libertà dal lavoro o dagli obblighi scolastici in coincidenza con festività, turni di riposo o altre circostanze”.

Indubbiamente la possibilità di andare via qualche giorno è importante per rigenerarsi e rompere la routine, ma non è essenziale per “fare vacanza”, perché serve appunto la libertà.

Qualcuno di voi sarà già in vacanza, altri saranno agli ultimi giorni di lavoro mentre altri (illuminati o turnisti in ufficio) hanno ancora qualche settimana prima dello stacco estivo.

Dedico anche questo post proprio alle parole e al significato che attribuiamo loro, perché le parole sanno fare magie e chi vi scrive è una grandissima appassionata di linguistica, perché ha provato sulla propria pelle come utilizzare parole “buone”, cambi realmente, sostanzialmente e immediatamente il nostro modo di vedere il mondo e quindi le emozioni che proviamo la maggior parte del tempo.

Ho già avuto modo di dirlo nel post precedente, ma lo ribadisco qui: le parole che pronunciamo e che ascoltiamo determinano le nostre emozioni, danno forma alle nostre convinzioni e conducono alle nostre decisioni, ma nonostante tutte le parole che usiamo ogni giorno, raramente siamo consapevoli dell’impatto (positivo o negativo) che queste hanno su di noi e su chi ci sta vicino.

Tornando quindi alla parola vacanza:

COSA VUOL DIRE PER TE VACANZA?

Cosa deve succedere perché tu possa dire di essere in vacanza?

Cosa devi fare o poter fare per dire di essere in vacanza?

Per me, ad esempio, non è necessario andare via dalla mia città, perché per me vacanza è poter decidere ogni giorno cosa fare in base a quello che ho voglia di fare; non avere impegni di lavoro e non dover stare attaccata a computer o cellulare.

Perché vi voglio portare su questo? Perché spesso durante le vacanze si finisce in quello che io chiamo “l’assurdo delle vacanze” e cioè caricare di significato il fatto di poter andar via o meno senza approfondire invece cosa realmente ci fa sentire in vacanza e quindi ci fa sentire quel senso di libertà, insito nella definizione di vacanza.

Spesso mi capita di parlare con persone che vogliono solo andare via dalla città, per abitudine senza domandarsi realmente cosa vogliono fare durante la vacanza, mentre altre persone che, per il fatto di non poter andar via (o non poter andar via il numero di giorni che desiderano), “ammazzano” le vacanze e la possibilità di godersele ancor prima di iniziarle.

La realtà è la realtà e se si vorrebbe andare una settimana al mare ma non è possibile, questo è un dato oggettivo ma il punto essenziale è come lo interpretiamo e lo viviamo. Questo invece è soggettivo e totalmente sotto il nostro controllo.

Quindi la domanda è:

COSA VUOI FARE PER ESSERE FELICE DURANTE QUESTE VACANZE?

COSA VUOI FARE PER GODERTI LE VACANZE?

Quello che vi scrivo è un esercizio di consapevolezza molto importante, che sono sicura cambierà il vostro modo di percepire e quindi vivere le vacanze.

Il percorso che abbiamo fatto insieme è infatti finalizzato a liberarsi da pensieri non utili, che appesantiscono e concentrare invece la vostra mente alle soluzioni e al godere della bellezza dei momenti che viviamo. Ogni singolo momento speciale che la vita ci mette davanti.

Soffermarsi su cosa vuol dire per noi vacanza è quindi importante per pianificare le giornate di vacanza.

Soprattutto quando si hanno dei bambini, un po’ di programmazione è inevitabile e per alcuni di noi, genitori mono-parentali, ancora di più ma la questione è prendere in mano il timone e vivere realmente la vacanza meravigliosa, magnifica, che abbiamo pianificato.

In questo senso le parole ci sono di grandissimo aiuto, perché ad ogni parola il nostro cervello associa immagini ed emozioni e quindi riempirsi di belle parole è fondamentale per vivere bei momenti.

Come vi accennavo nel post precedente, l’obiettivo per me quest’anno è vivere il momento presente e concentrarmi totalmente su mio figlio, lasciando a casa il passato (ricordi poco piacevoli o rimorsi) e il futuro (preoccupazioni).

Le mie attività con Andrea voglio quindi che siano poco organizzate, ma guidate dal desiderio che avremo in quel momento. Voglio improvvisare gite, giochi, momenti con i magnifici amici dai quali andremo, risate e relax, cose semplici e intense.

Cosa c’entrano le parole? Le parole sono le etichette che il nostro cervello dà a quanto raccolto dai nostri sensi e che determinano le nostre emozioni.

Dal mio obiettivo e dalle attività che desidero fare con mio figlio, derivano quindi le emozioni o stati d’animo che voglio vivere più frequentemente quest’estate: relax, divertimento, gioia, semplicità, intensità e appagamento.

Queste parole saranno quindi quelle che utilizzerò più spesso per descrivere il divertimento delle gite in montagna, il relax del leggere un libro sul balcone dopo aver messo Andrea a nanna, l’intensità dei momenti con lui, la gioia di stare con gli amici, la semplicità e bellezza di ogni momento.

Scegliete le parole per le vostre vacanze, mettetele spesso nelle vostre frasi, nella vostra mente; scegliete cosa fare in modo da scatenare le emozioni associate a quelle parole.

Buona vacana cari compagni di viaggio, fate delle vostre vacanze ciò che di magnifico avete nel vostro cuore.

E quest’estate ovunque andrete non dimenticatevi del bollino vacanze smallfamiliesfriendlly:

segnalate le strutture che rispettano uno o più parametri definiti da Smallfamilies®


Con questo quarto episodio si chiude il ciclo di “incontri virtuali, pensieri, consigli ed esperienze di una parent coach “a geometria variabile – Giovanna Carucci – che fa anche parte del circuito servizi convenzionati Smallfamilies®, sezione Corpo spirito mente.
Leggi il primo episodio, il secondo episodio, il terzo episodio

autore

Giovanna Carucci

Coach professionista certificata con Master in Business Coaching e Life Coaching. Si è formata in PNL e Coaching presso l’istituto NLP ITALY, certificato dalla NLP Society di Richard Bundler.
Laureata in Bocconi, dopo decenni come manager nel mondo della moda e del lusso, decide di dedicarsi completamente al coaching che svolge con grande passione e con particolare attenzione al mondo della donna e alla genitorialità. Per Smallfamilies@ scrive nella sezione Corpo spirito mente.

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