Le famiglie monogenitoriali in Italia e a Milano: una fotografia all’anno 2020/21 è quella che presentiamo qui. E partiamo subito dall’immagine dello stivale qui sotto dove viene rappresentata, regione per regione, la distribuzione delle famiglie italiane e di quelle monogenitoriali mettendo a confronto i dati Istat 2019 con quelli relativi al 2021.
L’ultima rilevazione segnala un aumento delle famiglie monogenitoriali in Lombardia e Veneto, mentre sono diminuite nel Lazio. Nel resto delle regioni invece non si segnalano variazioni percentuali.
Nel complesso, se confrontiamo i due anni di riferimento, si può notare come le famiglie monogenitoriali aumentino di poco (+ 0,3%). Riteniamo tuttavia corretto ricordare come la pandemia abbia visto, negli anni 2020 e 2021, una significativa diminuzione delle separazioni e dei divorzi – così come dei matrimoni – come documentato in questo post.
Dal 2019 al 2021 si rileva inoltre una lieve diminuzione delle famiglie monogenitoriali nelle aree centrali metropolitane e nei centri da 2 a 10 mila abitanti, mentre in crescita sono le percentuali relative ai centri da 10 a 50 mila abitanti.
Se paragoniamo gli ultimi dati disponibili, e relativi alle famiglie monogenitoriali residenti a Milano nel 2020, con quelli del 2011, presentati in questo post dell’aprile del 2013, si può notare come vi sia stato un aumento del numero di famiglie monogenitoriali: da 72.600 nel 2011 a 78.400 nel 2020 (+ 1,1%). In percentuale ad aumentare sono soprattutto le famiglie monogenitoriali con figli maggiorenni (nel 2011: 41.293, nel 2020: 46.025), mentre le smallfamilies con almeno un figlio minorenne passano da 31.308 nel 2011 a 32.375 nel 2020.
Rispetto alla distribuzione nei nove Municipi, la presenza di famiglie monogenitoriali rimane nell’arco temporale considerato pressoché stabile nei Municipi 1/5/7/8/9, in leggero aumento nei Municipi 3/6, in diminuzione nei Municipi 2/4.
Nella tabella qui riportata è possibile conoscere più nel dettaglio la distribuzione all’interno dei singoli Municipi.
Una nota a margine per concludere
Nel dicembre 2016, è stato pubblicato un report dal titolo “Forme di famiglia attraverso la statistica ufficiale: 25 anni di cambiamento a Milano”, curato da Roberta Rossi, Unità Statistica – Comune di Milano. Un documento molto interessante e utile che inizia con questa significativa affermazione
Uno stereotipo duro da morire è che la famiglia italiana ,e quindi milanese, sia quella costituita da una coppia sposata, un paio di figli e un certo numero di parenti a disposizione che ruotano intorno e che, sopperendo alla necessità pratiche dei più giovani, facilitano le tappe di transizione alla vita adulta. I dati in nostro possesso raccontano però una realtà piuttosto diversa, sicuramente molto sfaccettata. È cambiato il modo di “ fare famiglia” in questa città? Se sì, quali sono stati i percorsi del mutamento? (…)”.
Il report metteva in evidenza una serie di dati statistici (Censimento 2001 e 2011 e dati comunali 2015) che già allora raccontavano delle diverse geometrie famigliari che caratterizzavano il tessuto sociale cittadino. “Famiglie fluide” – come vengono chiamate nell’indagine – numericamente in aumento ma sempre più piccole nella loro dimensione perché sempre meno persone vivono sotto lo stesso tetto. Un pulviscolo familiare dunque, quello che caratterizzava e caratterizza oggi il tessuto sociale milanese – così come quello italiano – e che vede il costante aumento dei nuclei unipersonali e monogenitoriali. Si concludeva con l’invito ad indagare meglio “quali sono le risorse, di tempo, di sostegno, materiali, per le forme di famiglia numericamente rilevanti che apparentemente possono costituire sacche di fragilità: pensiamo per esempio ai genitori soli, con una occupazione fuori casa e magari più di un figlio”.
È questo un invito che facciamo nostro e che rilanciamo. Con la speranza che il Comune di Milano voglia aggiornare questa indagine, offrendo così un quadro conoscitivo importante al fine di comprendere più a fondo le necessità, i bisogni, le risorse delle famiglie milanesi, monogenitoriali e non.
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